Il Golosario, la guida incorona i migliori locali d'Italia: tutti i bresciani premiati
L'elenco si arricchisce di new entry, e poi tante conferme
Non solo Michelin o Gambero Rosso: anche la guida Il Golosario Ristoranti racconta il bello (e soprattutto il buono) della ristorazione italiana. Il volume, curato da Paolo Massobrio e Marco Gatti, celebra le migliori tavole della penisola ma differenziandosi dagli altri per il giudizio di valore, che mette sullo stesso piano (nel loro ambito) la trattoria e il ristorante gourmet, l'agriturismo o la pizzeria. Dunque davvero chiunque può ambire alla "corona radiosa", che è il massimo riconoscimenti.
Sono più di 3.800 i locali segnalati nella guida tra ristoranti, trattori, pizzerie, agriturismi e locali di tendenza dove concedersi una sosta piena di soddisfazione, secondo le indicazioni e i consigli di una squadra di oltre 90 collaboratori. Per Il Golosario Ristoranti è l'ottava edizione, ma nasce da 24 anni di esperienza della guida "Critica Golosa", che quest'anno dà voce a "una ristorazione resiliente, capace di evolversi e di distinguersi nonostante gli anni difficili della pandemia e della crisi economica".
Come si legge la guida Il Golosario
Anche in questa edizione sono tante le informazioni che vengono fornite per ogni locale: dalle camere per il pernotto alla presenza del parcheggio, l'accoglienza degli animali e (in ottica anti-spreco) la possibilità di richiedere la propria "doggy bag" per portare a casa il pasto non consumato. Si mantengono inalterate anche le tipologie di classificazione dei locali: ristoranti, trattorie di lusso, trattorie veraci, agriturismi, vinerie, pizzerie, ma anche locali polifunzionali e negozi o cantine con ristoro. Il massimo riconoscimento, come detto, è la "corona radiosa", mentre il "faccino radioso" riguarda le tavole con almeno tre piatti che valgono il viaggio.
Nel complesso sono 467 le corone e 911 i radiosi presenti nella guida: la corona radiosa rossa, unica e che di fatto celebra il locale dell'anno, per il 2023 è stata consegnata alla trattoria La Brina di Ne, Genova, premiata da Massobrio e Gatti per la sua capacità di "rappresentare la tradizione, l'ottima cucina e soprattutto la capacità di fare sistema e contribuire allo sviluppo dell'agricoltura, della viticoltura e della cultura gastronomica".
Tutti i ristoranti bresciani premiati
Per concludere, l'elenco di tutti premiati della provincia di Brescia. Per quanto riguarda le "corone", queste sono le new entry: Trattoria del Viandante a Bagolino, Finil del Pret a Comezzano Cizzago (con menzione speciale), MoS a Desenzano del Garda, La Cascina dei Sapori a Rezzato, Il Colmetto a Rodengo Saiano (fresco vincitore della Stella Verde di Michelin), La Dispensa di San Felice del Benaco (appena inserita nella Top 20 di Braciamiancora). Questi i locali a cui è stata confermata la "corona": a Brescia il Castello Malvezzi e la Trattoria Mangiafuoco, a Brione La Madia, a Calvisano il Gambero, a Collebeato il Carlo Magno, a Concesio il Miramonti L'Altro, a Corte Franca il Due Colombe, a Erbusco il Leone Felice, a Manerba il Capriccio, a Moniga l'Osteria H2O, a Serle la Trattoria Castello.
Ci sono poi i "radiosi", i ristoranti con almeno 3 piatti al top e che per questo meritano una visita. Le new entry: Corte del Mago e Vivace (entrambi a Brescia), Da Nicola (Fiesse), Alfio Ghezzi Bistrot di Eala (Limone sul Garda), Salamensa (Montichiari), Trattoria del Gallo (Rovato). Le conferme: Dispensa Franciacorta (Adro), Gaudio (Barbariga), Rock 1978 (Bione), Lanzani e Veleno (entrambi a Brescia), Trattoria Muliner (Clusane, Iseo), Glisenti (Marone), Osteria della Villetta (Palazzolo sull'Oglio) e Moscatello (Muliner) a Pozzolengo.