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Incredibile grandinata di fine novembre: è il fenomeno del "graupel"

Ghiaccio dal cielo, a fine novembre

Grandine a fine novembre, incredibile ma vero. E' caduta dal cielo in discreta quantità, in particolare a metà mattina, per poi ripresentarsi (ma a ranghi ridotti) anche nel pomeriggio, intorno alle 17. Diversi i territori colpiti dallo strano fenomeno: si segnala in particolare il Basso Garda (e nello specifico le campagne di Desenzano e San Martino, Pozzolengo, in parte anche a Sirmione), anche sulla sponda veronese, dove le precipitazioni sono state segnalate anche in zona Valpolicella.

Strade imbiancate come fosse neve, testimonianza diffusa. E a dirla tutta, non è stata nemmeno grandine vera e propria. Si è trattato, spiegano gli esperti, del cosiddetto “graupel”, che in tedesco significherebbe “nevischio” ma l'interpretazione non è proprio letterale. In gergo è nota come “neve tonda”, che a scanso di equivoci non è un fenomeno così nuovo.

Che cos'è il graupel (o neve tondo)

Dunque non è stato un problema dovuto al troppo caldo, ma in questo caso al troppo freddo (in tante località bresciane, domenica è stata la giornata più fredda della stagione). Il graupel, come racconta l'associazione Il Sestante, è una neve tonda (o granulare) che si forma tipicamente durante la stagione fredda, nel caso in cui si assista a un forte afflusso di aria fredda in quota. L'ingresso di aria fredda che impatta contro una massa d'aria preesistente più calda provoca la risalita di quest'aria più calda dai bassi strati atmosferici verso l'altro, innescando così i moti convettivi che danno luogo a nubi molto sviluppate verticalmente, nubi temporalesche, che danno luogo a precipitazioni (rovesci).

Le differenze con la grandine

La grandine, scrive ancora Il Sestante, è invece un fenomeno diverso. “Nella grandine in partenza non abbiamo un fiocco di neve, ma una goccia di pioggia che salendo e riscendendo all'interno della nube, grazie a moti convettivi, attraversa strati più freddi e più caldi andando incontro a processi di congelamento e fusione parziale più e più volte fino a che il chicco, raggiunta una certa dimensione e ormai particolarmente pesante, non precipita al suolo. 

Il graupel è un fenomeno tipicamente invernale: può cadere dagli 0 fino ai 10 gradi. In questo caso “avremo in partenza un fiocco di neve asciutto che scende rapidamente verso il basso e incontrando aria più mite, attraversando gli strati atmosferici inferiori, il vapore acqueo presente in sospensione nella nube si addensa intorno al fiocco di neve facendogli cambiare forma e compattandolo. Si forma così una piccola pallina di neve, compatta, che rotola verso il basso e raggiunge il suolo senza liquefarsi grazie alla velocità con cui scende”. 

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