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Per le mani, il Gel Tonic: è arrivato il gel igienizzante che sa di gin

Si chiama “gel tonic”, è il primo gel igienizzante per le mani che sa di gin tonic: l'idea spopola anche nel Bresciano

Spopola anche nel Bresciano il nuovo “gel tonic”, ovvero il gel igienizzante per le mani che profuma, appunto, di gin tonic. Anche l'etichetta richiama i packaging di alcune bottiglie del noto spirito: in poche settimane è già diventato un cult. Il gel tonic è prodotto dalla Pureco, azienda piacentina che fa della “cultura del benessere naturale” il suo claim: “Utilizziamo ingredienti di origine vegetale e biotecnologica con l'obiettivo di esaltare il bello della persona ma anche quello dell'ambiente”, scrivono.

Come nasce il "Gel Tonic"

Il laboratorio di Pureco nasce all'interno di Intercon, azienda (fondata nel 1994) specializzata nella produzione e nel confezionamento di prodotti per la cura del corpo e l'igiene. In Pureco lavora “quotidianamente” un team scientifico composto da una biologa, un chimico e un'erborista.

Della serie, adattarsi al momento. Nasce così l'idea (curiosa) del gel tonic. Di fatto è un gel idroalcolico (con alcol denaturato a 96 gradi) formulato per detergere e igienizzare le mani, senza risciacquo. Dopo un anno di pandemia, prodotti di questo tipo fanno ormai parte del nostro vivere quotidiano, da tenere in auto, in casa, nella borsa, in ufficio.

Il gel tonic è igienizzante casalingo o da ufficio, comunque in luogo stanziale. Il motivo è dato dalla sua “misura”, un litro esatto: quindi di una certa dimensione. Il richiamo al gin tonic è dato dagli estratti di ginepro e genziana, che vanno a comporre gli ingredienti della ricetta: la formulazione si completa con aloe vera biologico e glicerina. In funzione antibatterica, all'alcol si aggiunge la glicerina.

Non è un prodotto da bere!

Sul portale di Pureco, mai dire mai, viene specificato a caratteri cubitali di non ingerire il prodotto. Il gel tonic non si beve: è un igienizzante per le mani, fa parte della categoria dei prodotti cosmetici a uso esterno (sconsigliato l'utilizzo anche sulla cute lesa). Come da prassi, è ben specificata la modalità d'uso: “Versare sul palmo della mano una quantità di prodotto sufficiente a coprire tutta la superficie, strofinare per qualche istante e massaggiare fino al completo assorbimento e asciugatura. Il prodotto si utilizza senz'acqua”. 

Ma c'è chi, una volta esaurita la sua funzione igienizzante, sta già pensando a un riuso creativo del dispenser di gel tonic. Svuotato, pulito a fondo, lavato in lavastoviglie e chi più ne ha più ne metta, il gel tonic senza più gel può diventare un contenitore inedito per la bevanda (alcolica) di cui ne richiama le origini, il gin tonic. Don't try this at home, scriveva qualcuno: o almeno state molto attenti.

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