Italia all'Aria Aperta: assaggiare Brescia e la sua terra nella guida del Gambero Rosso
“Italia all'Aria Aperta” è la nuova guida del Gambero Rosso
Ci sono anche le montagne (e i luoghi) bresciani del Parco dello Stelvio tra le location più belle d'Italia secondo la nuova guida del Gambero Rosso, “Italia all'Aria Aperta”, appena presentata: è il prodotto editoriale che segue a un lungo periodo di pandemia e di chiusure, che risponde al desiderio di tornare a girare in ambienti sani, in mezzo alla natura. Una sorta di “libro apri-pista”, fanno sapere dal Gambero: “Non un elenco delle cose che si possono trovare, ma una recensione minuziosa di chi nei parchi vive, lavora e propone ospitalità, di chi i nostri parchi contribuisce a mantenere vivi”.
La nuova “fatica” del Gambero Rosso è di fatto un'indagine a tappeto nei 25 Parchi nazionali e nei due grandi Parchi regionali del Friuli Venezia Giulia: ovvero, il racconto di oltre mille indirizzi “che meritano la visita, dove mangiare, degustare prodotti e fare la spesa all'interno e nei pressi delle aree verdi italiane”: e ancora, l'esplorazione di oltre 400 Comuni e “una certosina ricerca di insegne di valore in zone spesso poco conosciute e non battute dal turismo di massa”.
Il Parco dello Stelvio
Sul portale del Gambero è stata dedicata una sezione ad hoc per “Italia all'Aria Aperta”, in cui esplorare a distanza i luoghi e le terre raccolte nel volume, tra l'altro simbolicamente approvato anche al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli. Il Parco dello Stelvio, racconta il responsabile didattico dell'oasi naturalistica Massimo Favaron, occupa “una porzione di territorio piuttosto vasta, ripartita tra 4 province (Sondrio e Brescia in Lombardia, Trento e Bolzano in Trentino Alto Adige) e si caratterizza per la presenza di paesaggi tipicamente alpini, con cime comprese tra i 1.000 e i 3.905 metri”.
Gli indirizzi bresciani nella guida
Certo ci sono i paesaggi mozzafiato, ma anche i luoghi dove sedersi, rilassarsi, scoprire la terra e la montagna attraverso i suoi prodotti. Anche e soprattutto bresciani, con nove indirizzi da top di gamma inseriti nell'inedita guida. Così in ordine di apparizione: l'Osteria Lissidini di Vione, il bar 75 Seventyfive (Ponte di Legno), il Liquorificio Alta Valle Camonica (Edolo), la pasticceria Bulferi (Ponte di Legno), la gastronomia del Pastaio (Ponte di Legno), l'albergo Raggio di Luce (Temù), i formaggi prodotti da Bezzi (Ponte di Legno), il ristorante Kro (Temù) e la trattoria Da Giusy, ancora a Ponte di Legno.