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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cinema in quarantena: 20 film bresciani che hanno fatto la storia

Da James Bond a Luca Guadagnino, Ermanno Olmi in Valle Camonica e Toni Servillo, polizieschi anni ’70 e i disegni di Bozzetto: i 20 film bresciani che hanno fatto la storia del cinema

Cinema e quarantena, connubio perfetto (e a tratti inevitabile): aldilà dei grandi blockbuster a stelle e strisce e delle serie tv imperdibile, perché non riscoprire alcune celebri pellicole che raccontano di Brescia e del suo territorio? Lo ha fatto Bresciatourism, pubblicando un elenco di 20 film e documenti girati nel nostro territorio, spesso in presenza delle più conclamate star del cinema nazionale e internazionale.

Aspettando il FilmFestival del Garda, che partirà alla fine di maggio, perché non cominciare con una scorpacciata di cinema (anche) bresciano in questi ultimi giorni di quarantena? Mettetevi comodi, e buonissima visione.

Volevo nascondermi (2020)

Film sulla vita del pittore Antonio Ligabue con la giovane star del cinema italiano Elio Germano, insignito dell’Orso d’Argento per l’eccellente interpretazione. Particolarmente suggestive le scene girate al Castello di Padernello e nella campagna di Borgo San Giacomo.

Chiamami col tuo nome (2017)

Film che mostra in tutta la sua bellezza Sirmione e i resti archeologici delle Grotte di Catullo. Tra gli attori troviamo Timothée Chalamet e Armie Hammer.

Due un po’ così (2016)

Commedia brillante con Elio Angelini, Paolo Granci, Gianluca Guidi, Peppe Servillo, Melina Caggiano. Una storia che fa sorridere e nel contempo riflettere, incentrata sull’amicizia tra un italiano e un rumeno risiedenti nel nord Italia che partono alla volta di un piccolo paese del Meridione alla ricerca di un lavoro. Molte le scene girate nei paesi del bresciano, tra cui Iseo, Sirmione, Padernello, Erbusco.

Arte sacra in Valle Camonica e sul Lago d’Iseo

Invece di un solo titolo, eccone tre: “La lingua dei furfanti” (2016), opera con un superlativo Toni Servillo dedicata al ciclo di affreschi realizzato tra il 1532 e il 1541 a Pisogne, Breno e Bienno dal pittore Gerolamo Romani detto il Romanino; “Dimenticare Tiziano. Girolamo Romanino a Pisogne” (2010), docu-film sul maestoso lavoro del Romanino presso la Chiesa di Santa Maria della Neve di Pisogne; “L’ultima Salita. La via crucis di Beniamino Simoni a Cerveno” (2009), lungometraggio ancora con Toni Servillo presentato al Festival del Cinema di Locarno e che entra nei segreti della via crucis di Cerveno, tesoro d’arte camuna.

My Father Jack (2016)

Con la partecipazione di Eleonora Giorgi e Matteo Branciamore, il film mostra numerosi scorci del lago d’Iseo e della vicina Franciacorta.

F for Franciacorta (2015)

Un vino pregiato, una terra dal fascino magnetico puntellata da castelli, ville, abbazie, borghi storici. Interessantissimo docu-film che ci permette di assaporare la Franciacorta nelle sue bellezze stagionali, dalla vendemmia estiva alla potatura invernale fino allo splendore delle colline baciate dal sole primaverile. Un susseguirsi di immagini e racconti di esperti, che tra emozioni e aneddoti ci raccontano le origini di questa terra e il metodo di produzione del vino Franciacorta DOCG.

Rosso Mille Miglia (2014)

Appassionante giallo con Martina Stella e Fabio Troiano. Il film rende onore alla Mille Miglia, la “Corsa più bella del Mondo” secondo Enzo Ferrari, qui mostrata in tutto il suo splendore nella patria per eccellenza: la città di Brescia.

Sentirsidire. Quello che i genitori non vorrebbero mai (2011)

Esordio alla regia per Giuseppe Lazzari, in questo film con Francesco Mariottini girato tra Brescia Due e il lago d’Iseo.

Camuni (2009)

Il genio del più importante animatore italiano tocca la Valle Camonica con il primo cartoon dedicato alle incisioni rupestri. Un progetto illustre nato dalla collaborazione tra il Distretto Culturale della Valle Camonica e lo stesso Bozzetto e fortemente voluto per il rilancio artistico e la valorizzazione del patrimonio camuno.

The International (2009)

Ancora lago di Garda, ancora Strada della Forra. L’incantevole arteria dai tornanti mozzafiato e rocce a picco sulla carreggiata ospita uno spezzone di questo coinvolgente thriller in cui recitano Clive Owen e Naomi Watts.

Quantum of Solace (2008)

Azione e adrenalina con Daniel Craig e Olga Kurylenko, nel 22esimo episodio della mitica saga di James Bond. Suggestiva cornice del nuovo inseguimento dell’agente 007 la Strada della Forra, la provinciale 38 che collega la Gardesana e Tremosine.

Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005)

Film drammatico con Alessio Boni e l’allora 12enne Matteo Gadola sul tema dell’immigrazione clandestina. Presentato al 58° Festival di Cannes, vede come luoghi emblematici del racconto la città di Brescia e il lago di Garda.

Uova di Garofano (1991)

Un viaggio tra i ricordi con Lou Castel, dove il regista Agosti – bresciano di nascita e romano d’adozione – mette in scena un personale ed emozionante ritorno nel suo paese natale immerso nella campagna bresciana. La vicenda vede il protagonista, di nome Silvano, portare il suo bambino a conoscere il casolare di campagna ormai abbandonato, regno della propria infanzia durante la Seconda Guerra Mondiale.

La partita (1988)

Adventure movie con Matthew Modine, Faye Dunaway e Federica Moro tratto dal romanzo omonimo di Alberto Ongaro. Tra gli scorci noti le mura del Castello scaligero di Sirmione.

Il mondo degli ultimi (1980)

Il cinema incontra la vita contadina in questo splendido film di Butturini. L’opera documenta con estremo realismo quanto accaduto nel secondo dopoguerra nelle zone agricole della Bassa Bresciana e del Cremonese, dove gli agricoltori erano impegnati a lottare per i propri diritti mentre la città viveva una progressiva industrializzazione. Girato quasi interamente a Bompensiero di Villachiara e Padernello.

Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975)

Ultimo film del grande regista italiano, con la partecipazione di Claudio Troccoli e Franco Merli. Un’opera che non ha bisogno di presentazioni ispirata al romanzo incompiuto ”Le centoventi giornate di Sodoma” del marchese Donatien Alphonse Francois de Sade. Molte le scene girate a Salò e zone limitrofe. Tra i luoghi riconoscibili spiccano il lungolago Zanardelli di Salò, protagonista della panoramica iniziale; Villa Feltrinelli di Gargnano, i cui esterni fanno da sfondo alla scena dei quattro rappresentanti dei poteri della Repubblica Sociale che progettano di sposare le proprie figlie; il Grand Hotel di Gardone Riviera, sede della riunione dei nazifascisti per la redazione del regolamento che mira a coordinare i rastrellamenti.

La polizia sta a guardare (1973)

Poliziesco ricco di adrenalina con Enrico Maria Salerno e Jean Sorel. Epiche le Giulie delle forze dell’ordine che sfrecciano pericolosamente per le vie del centro storico e la tangenziale sud all’epoca in costruzione passando per l’odierno quartiere Primo Maggio. Il film si apre con gli archi dei portici di Corso Zanardelli, luogo prescelto per la consegna del riscatto. Tra le inquadrature anche Palazzo Broletto, che, da copione, è sede della questura, ben riconoscibile grazie alla fontana di Piazza Paolo VI.

La polizia chiede aiuto (1974)

Di nuovo emozioni poliziesche con questo film che vede tra gli attori Claudio Cassinelli e Mario Adorf. L’azione si snoda tra Brescia e Marone, sul lago d’Iseo.

Il magnifico cornuto (1964)

Magistrale interpretazione di Claudia Cardinale e Ugo Tognazzi con alcune scene girate a Brescia, una su tutte la magnifica panoramica su Piazza Duomo in apertura. Una curiosità: la città inizialmente scelta per le riprese fu Cremona, che però rifiutò di ospitare la storia d’infedeltà tra i due attori obbligando il regista a cambiare location. La scelta cadde dunque su Brescia.

Il tempo si è fermato (1958)

Concepito inizialmente come documentario per Edisonvolta, il film divenne il primo lungometraggio del grande regista bergamasco scomparso nel 2018. La vicenda è ambientata nei pressi del Monte Adamello, in una baracca vicino al lago Venerocolo in Valle Camonica.

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