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Il ponte tibetano più lungo al mondo sarà in Lombardia

Lavori già in corso, pronto (forse) entro poche settimane

In Lombardia il ponte tibetano più lungo del mondo. Verrà realizzato a Dossena, Comune della Val Brembana in provincia di Bergamo, dove sono già iniziati i lavori: misurerà 505 metri con un'altezza massima di 120 metri, a pedata discontinua e senza tiranti laterali, e collegherà il centro del paese con il roccolo della Corna bianca, sorvolando la cava di gesso. Una vista mozzafiato che permetterà di ammirare i paesaggi delle Prealpi Orobiche, con vista sulle vette dei monti La Grigna, Gioco, Alben e Arera, fino al fondovalle di San Pellegrino.

Il ponte tibetano dei record

L'opera, sostenuta economicamente dalla Regione, sarà pronta per la fine dell'estate. Il ponte sarà costruito con sette funi d'acciaio – due per il sostegno delle pedate intervallate dal vuoto, due per il corrimano e tre come funi di sicurezza: il percorso sarà praticabile solo indossando un'imbragatura ed è previsto l'inserimento di una “linea vita continua” che, attraverso l'utilizzo di un moschettone, consentirà di percorrere oltre mezzo chilometro in tutta sicurezza.

Elemento cardine del progetto è il recupero (seppur verso una via aerea) di una parte del tracciato dell'antica Via Mercatorum, ma non mancheranno gli aspetti innovativi tra cui la valorizzazione del territorio inclusa la parte di cava. 

Un piano da 10 milioni di euro

La realizzazione del ponte tibetano, fa sapere la Regione, rientra in un percorso strutturato di rilancio del turismo, attraverso un piano a lungo termine di sviluppo territoriale-locale ideato da quattro giovani di Dossena che hanno voluto pensare (e sognare) in grande. L'intervento complessivo costerà più di 10 milioni di euro: il piano prevede la riqualificazione di strutture ricettive esistenti e la realizzazione di nuovi servizi, la valorizzazione del paesaggio e infine il rilancio dell'attrattività attraverso il recupero del patrimonio esistente.

In questo ultimo ambito rientrano, ad esempio, l'area minerario di Paglio Pignolino dove sono già terminati i lavori di ristrutturazione delle casette esterne, quelli per la riqualificazione delle aree interne delle miniere e la messa a punto del parco avventura, con l'installazione di ponti sospesi, pareti in aderenza e voli in carrucola.

Il commento dell'assessore Sertori

“L'estate 2020, a causa della pandemia, è stata caratterizzata dalla riscoperta del turismo di prossimità – spiega l'assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori – che ha riguardato principalmente le aree di montagna e i laghi. Un'opportunità per i lombardi di riscoprire territori splendidi, forse in passato troppo sottovalutati. Siamo convinti che questo trend positivo continuerà anche per l'estate in arrivo, e saremo in prima linea per promuovere il turismo nei territori montani che purtroppo hanno subito un lungo fermo nella stagione invernale”.

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