Vestito da ciclista e con la sciarpa arcobaleno: così Don Fabio ha celebrato la messa
Infuria la polemica per la messa
La messa è ormai datata, una decina di giorni fa: era domenica 11 settembre. Ma la polemica è fresca, freschissima, proseguita per giorni e ora rintuzzata dalla lettera (datata 19 settembre) firmata dal vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada che, senza girarci troppo intorno, di fatto redarguisce don Fabio Corazzina per la celebrazione in tenuta ciclistica e con una sciarpa arcobaleno al collo, a fare da stola.
La messa in bicicletta
Don Corazzina si trovava a Mazara del Vallo, in Sicilia, impegnato con altri fedeli nell'iniziativa "Percorri la Pace" organizzata dalle Acli bresciane, che dall'8 al 12 settembre ha coinvolto 88 partecipanti (dai 20 ai 73 anni) che hanno percorso 595 chilometri attraverso 47 Comuni siciliani, "per trasmettere un messaggio nel ricordo di chi si è sacrificato per la legalità, la lotta alle mafie, alla corruzione, ai fenomeni di criminalità e a chi li fomenta".
Il prete bresciano - che ricordiamo è parroco in città, al quartiere Fiumicello - ha celebrato la messa e l'ha trasmessa, come di solito, in diretta su Facebook. Ma le sue vestigia, giudicate non adatte, hanno subito scatenato la polemica social. Certo non sono mancati i messaggi di sostegno e apprezzamento, ma nemmeno gli attacchi dei duri e puri della liturgia.
La lettera del vescovo
La messa in braghe da ciclista e la sciarpa tricolore al collo hanno interessato anche il vescovo Tremolada, che come detto ha scritto una lunga lettera rivolta proprio a don Fabio. "Ti scrivo con sentimento di profonda amarezza - si legge nel testo - Sono rimasto sconcertato ed estremamente rattristato. Tu sai quanto io apprezzi la tua sensibilità per i temi sociali e la tua attenzione per i più poveri ed emarginati. Ma in questo caso ti devo invece dire che non condivido quanto hai fatto e che considero molto grave quanto avvenuto".
"Mi stupisce - continua il vescovo - che tu non abbia pensato alle conseguenze di un simile atto, per altro intenzionalmente portato all'attenzione pubblica attraverso i social. Come non rendersi conto dello sconcerto che avrebbe provocato? Qui occorre fare ammenda e chiedere scusa. Lo faccio io a nome tuo nei confronti di tanti che si sono scandalizzati, e mi aspetto che tu condivida con me questo bisogno. Ti chiedo poi un gesto penitenziale, che esprima la consapevolezza della tua responsabilità e in qualche modo intervenga a riparare quanto accaduto".
Chi è don Fabio Corazzina
Parroco a Fiumicello ma già sacerdote di Santa Maria In Silva, don Fabio Corazzina - che è stato anche coordinatore nazionale di Pax Christi - è noto (a Brescia e non solo) per le sue posizioni, i suoi modi di fare, da molti considerato un prete "di sinistra", se questo sia mai possibile: fa parte di una corrente per così dire progressista, tra le tanti correnti della Chiesa cattolica internazionale (che ad oggi rimane il primo "partito" del mondo). Nessuna risposta ufficiale al vescovo, almeno per ora. Ma intanto, sui social, Corazzina annuncia la sua partecipazione allo sciopero per il clima organizzato il 23 settembre anche dai Fridays For Future di Brescia: "Ci si vede venerdì", scrive il parroco.