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Volontario a soli 17 anni: un ragazzo bresciano premiato dal presidente Mattarella

Ha solo 17 anni Davide Siciliano, ma è già un esperto dal volontariato: è stato premiato dal presidente Sergio Mattarella

Davide Siciliano, 17 anni e residente a Brescia: è uno dei 28 giovani premiati come “Alfieri della Repubblica” dal presidente Sergio Mattarella. Gli attestati d'onore sono stati consegnati a tutti quei ragazzi che nel 2020 si sono distinti “per l'impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentano attraverso la loro testimonianza il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia”.

I premi ai nuovi Alfieri della Repubblica

L'onorificenza di Alfiere della Repubblica, ricordiamo, è stata istituita nel 2010 “per premiare quei giovani, minorenni, che per comportamento o attitudini rappresentano un modello di buon cittadino”. In tempi normali, i premi venivano consegnati a ragazzi che si erano distinti “nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive e nel volontariato, oppure che abbiano compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà”.

E vanno tutti in questa direzione i premi consegnati agli “Alfieri” del 2020: un riconoscimento al loro impegno nell'emergenza Covid. In tal senso il “nostro” Davide Siciliano è un vero esempio: ancora giovanissimo è già un esperto del mondo del volontariato. Oltre che uno studente dagli ottimi voti: attualmente frequenta la classe quarta del Liceo scientifico Leonardo di Brescia. 

Un premio al giovane Davide Siciliano

Queste le motivazioni del premio consegnato a Davide: “Per la generosità del suo impegno in aiuto delle persone che, nel periodo più duro del lockdown, non potevano uscire di casa. A loro si è offerto di portare la spesa e i medicinali. Per gli amici dell’oratorio e i compagni di scuola ha invece impostato e seguito i canali web utili alla didattica a distanza e al recupero scolastico dei ragazzi in difficoltà, divenendo così un punto di riferimento per tutta la comunità”.

Nel periodo della prima diffusione della pandemia, fa sapere ancora il Quirinale, Davide si è dato molto da fare per aiutare chi nel suo quartiere aveva maggiori difficoltà. Ha portato la spesa agli anziani, le medicine agli ammalati, si è fatto carico (molto spesso) di attivare gli strumenti e le tecnologie necessarie per raggiungere chi era costretto al più rigoroso isolamento.

L'impegno di Davide nel volontariato

Volontariato senza confini, come ci insegnano poche realtà a Brescia e in tutta Italia. Oltre ai servizi porta a porta, Davide ha inoltre impostato e seguito i canali web per far incontrare con i loro educatori i ragazzi più bisognosi di aiuto scolastico. Al tempo stesso si occupava di aggiornare il sito e i social dell'oratorio, “per tenere vivo il cammino delle centinaia di famiglie che frequentano la parrocchia e gravitano intorno a questa realtà: la sua generosità – conclude il Quirinale – è divenuta così un patrimonio di comunità”. Incredibile ma vero: Davide si è trovato anche ad affrontare il parere “detrattore” di alcuni suoi coetanei che hanno provato a dissuaderlo dal rendersi così disponibile nel servizio. Non saranno mica i leoni da tastiera del domani?

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