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Quando il caffè è un'opera d'arte: è bresciano il miglior barista d'Italia

Celebrata la gara per il miglior barista d'Italia

A volte ritornano, e che ritorno: vecchia conoscenza della caffetteria nostrana, il giovane Daniele Ricci - già più volte campione della Trismoka Challenge, la gara per il miglior barista bresciano, e già campione italiano tre anni fa - è stato consacrato miglior barista d'Italia durante i campionati italiani organizzati da Sca Italy (la delegazione italica della Specialty Coffee Association) in occasione della 44esima edizione del Sigep, il Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè in scena fino al 25 gennaio alla Fiera di Rimini.

La gara di Rimini

La gara si è svolta all'interno della Coffee Arena di Sigep: Daniele Ricci è stato dichiarato vincitore della categoria Miglior barista, confermandosi così (dopo il titolo conseguito nel 2020) campione italiano dei baristi, titolo con cui accederà ai campionati mondiali che si terranno ad Atene il prossimo giugno. Erano sei i concorrenti arrivati in finale: la sfida consisteva nel preparare, in un massimo di 15 minuti, quattro espressi, quattro bevande a base di caffè e latte caldo e quattro bevande analcoliche personalizzate, sempre a base espresso.

Al secondo posto si è classificato Matteo Pavoni, proprietario insieme al fratello Riccardo del Peacocks Coffee di Lissone, Monza, e già campione lo scorso anno: al terzo posto Arianna Peli, barista del famoso Kafè di Livigno. "Siamo orgogliosi di aver assegnato il titolo a Daniele Ricci, un professionista incredibile che ogni giorno si prepara e studia per offrire ai suoi clienti non solo un buon caffè, ma una vera e propria esperienza", commenta Davide Cobelli, coordinatore nazionale di Sca Italy.

Chi è Daniele Ricci

Dopo aver studiato presso l’Istituto alberghiero Andrea Mantegna di Brescia, Daniele si è avvicinato giovanissimo, già nel 2014, all’ambito che oggi unisce il suo lavoro e la sua passione: tutto è partito dal corso base di caffetteria grazie a cui ha scoperto tutto quello che c’è dietro a una tazzina di caffè. La sua formazione negli anni si è formata inoltre grazie ai corsi di SCA Italy che Daniele ha seguito dal 2016 al 2020: il corso di barista, di brewer, sensory e green gli hanno permesso così di approfondire le sue conoscenze e affinare le sue competenze, chiave di volta fondamentale che, insieme alle sue esperienze, sono state il motore per mettersi in gioco e iniziare a gareggiare ai campionati italiani. Trasferitosi all’estero, dapprima ad Amsterdam dove ha vissuto per tre anni, ora vive a Zurigo dove lavora per la roastery svizzera Mame specialty coffee, grazie all’incontro di Mathieu Theis and Emi Fukahori. 

"Il caffè dovrebbe essere vissuto come un'esperienza - spiega Ricci - e in quest'ottica è necessario puntare alla qualità, così come avviene per il buon vino. Sono felice ed emozionato per questa vittoria, che mi condurrà ai mondiali in cui spero davvero di rappresentare al meglio l'Italia".

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