Inaugurata Cascina La Bassa, primo passo del borgo Castello di Padernello
Un luogo per i giovani e per creare lavoro
Si chiama “Cascina La Bassa”, appena inaugurata, il primo passo per l'avvio del borgo artigiano del progetto “Verso il Borgo”, a Padernello: “Un'idea forte, un progetto concreto – spiega Domenico Pedroni, presidente della Fondazione Castello di Padernello – per ricreare un borgo artigiano vero e pulsante, basato su parole chiave come tradizione, innovazione, giovani e lavoro. Attraverso l'apertura a Padernello delle scuole-bottega artigiane si potranno coniugare questi elementi, nella convinzione che l'artigianato sia in grado di dare dignità alle cose e alle persone”.
Agricoltura e artigiano, filiere corte e botteghe di alta formazione, giovani e nuovo lavoro: prende forma così il progetto “Verso il Borgo” della Fondazione Castello di Padernello, il celebre maniero quattrocentesco nel cuore della Bassa Bresciana che ha ampliato le sue prospettive di rinascita del territorio con la creazione di scuole-bottega artigianali nel borgo adiacente all'imponente castello.
Cascina La Bassa: per i giovani e il lavoro
Partecipando al Bando Emblematico 2020, con il progetto “Generare Comunità”, che la Fondazione Castello di Padernello ha condiviso con Cooperativa Cauto, Fondazione Cogeme Onlus, Connessioni Srl ed undici Comuni delle Terre Basse, è stato assegnato 1 milione di euro per costruire la Comunità delle Terre Basse e realizzare il borgo artigiano che darà lavoro ai giovani e creerà turismo esperienziale, facendo lavorare insieme pubblico e privato, profit e non profit, maestri ed allievi.
Il primo luogo di questo nuovo progetto è appunto Cascina La Bassa, inaugurata alla fine di settembre con gli artigiani dell’Associazione Artigiani di Brescia e Provincia, i quali ora hanno un posto in cui creare e dare nuova linfa al territorio e ai suoi abitanti.
La (lunga) storia del Castello di Padernello
C’era una volta un castello, bellissimo e austero, intorno al quale nacque un borgo rurale… Correva l’anno 1391 nella bassa più bassa della Bassa bresciana. Siamo a Padernello nelle antiche terre gabianesei, ora Borgo San Giacomo. Dopo le prime fortificazioni il maniero, che fu della nobile casata dei Martinengo ramo dei Conti di Padernello o della Fabbrica fino al 1834, fu portato a compimento. Nel Settecento, secondo la moda dell’epoca, venne trasformato in villa signorile e assunse la forma che ammiriamo oggi, dal 1861 della famiglia Salvadego Molin Ugoni, Nel 1965 il Castello di Padernello fu abbandonato dell’ultimo suo abitante, il Conte Filippo Molin Ugoni Salvadego. Il Castello venne ricoperto di rovi, esposto al saccheggio e all'incuria umana, nonostante nel 1912 fosse stato definito di alto pregio architettonico e di interesse nazionale da parte del Ministero della pubblica istruzione.
Tutti si dimenticarono del Castello, ad eccezione di un manipolo di visionari – gli Amici del Castello – che negli anni Ottanta restaurarono l’antica posteria – negozio di alimentari, ora divenuta un'osteria – l'Aquila Rossa, simbolo imperiale dei Martinengo, con l'intento di salvare il maniero e valorizzare il borgo di Padernello. Nel 2002 una grande nevicata fece crollare una parte del maniero, le antiche cucine. Saggezza popolare afferma che non tutto il male vien per nuocere e forse la natura voleva destare la coscienza collettiva. E fu così che da allora, grazie alla passione e alla buona volontà di donne e uomini, con un’audace operazione pubblico-privata, si riprese il filo per riannodare la storia di un territorio. Grazie a loro il Castello è nato a nuova vita.