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Il terribile massacro alle Case di Viso: la storia dei ragazzi trucidati dai nazisti

La rappresaglia dei nazisti alle Case di Viso portò alla morte di 6 giovani: il loro ricordo è incastonato nelle croci dove è inciso il loro nome

Tutti conoscono le Case di Viso: il piccolo borgo immerso nel verde della Valle di Viso, in territorio comunale di Ponte di Legno, noto ai più per la caratteristica architettura delle sue abitazioni. Ma come altri luoghi della nostra provincia, anche le Case di Viso celano ricordi oscuri: le tenebre del nazifascismo e di una sanguinaria rappresaglia. Il 16 ottobre del 1944, infatti, vennero uccisi sei giovani, un partigiano e cinque civili, al termine di una vigliacca rappresaglia.

La triste storia della rappresaglia nazifascista

La triste storia è ricordata nei dettagli dall'Anpi Vallecamonica, che riporta in sintesi la cronaca di quel terribile giorno ben raccontata dal testo a firma di Giancarlo Maculotti e pubblicato dal Circolo culturale Ghislandi nel 2003. Subito dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, anche a Pezzo un gruppo di giovani si rifugia sulle montagne.

Non hanno ancora 20 anni, e forti della loro beata giovinezza riescono a trascorrere l'inverno in alta quota, nonostante gli stenti e le condizioni precarie. Nella primavera del 1944 il gruppo si trasferisce nella Valle di Viso, sotto i piani di Ercavallo: i ragazzi si procurano delle vecchie armi per prepararsi a resistere. E' nota anche la loro adesione alla 54ma Brigata partigiana d'assalto Garibaldi.

La banalità del male: il ricordo delle 6 giovani vittime

Il 14 ottobre, nella zona del Tonale, viene ferito e catturato – dai partigiani delle Fiamme Verdi – un soldato tedesco: il prigioniero viene affidato al gruppo di Pezzo. La crudele risposta, purtroppo, non si fa attendere: solo due giorni dopo, il 16 ottobre, viene scatenato un rastrellamento, da parte dei soldati tedeschi, che interessa tutta l'alta Valcamonica. Persecuzioni, ruberie e altro ancora, culminate nell'eccidio delle Case di Viso.

La banalità del male: sono sei le vittime di quel giorno, come detto un partigiano e cinque civili. Si trovavano tutti all'alpeggio, saranno trucidati dai nazisti. Ancora oggi restano sei croci, a imperitura memoria, dove sono incisi i nomi dei giovani uccisi: Cipriano Faustinelli, Dario Faustinelli, Martino Faustinelli, Giovanni Maculotti, Matteo Maculotti, Celestino Zuelli. "Verso il torrente, fra le rovine – scriveva Giovanni Vertova – vennero contati sei cadaveri, crivellati dalle mitragliatrici".

Il percorso della memoria: 3 km da Pezzo a Case di Viso

Per non dimenticare, e celebrare il ricordo di chi fu brutalmente ammazzato, è lo stesso Anpi camuno a organizzare delle visite guidate sui luoghi di quei giorni terribili. La camminata si sviluppa per circa 3 chilometri, con partenza dalla frazione di Pezzo per raggiungere le Case di Viso: il percorso è lungo una strada asfaltata quasi pianeggiante. Nei prati circostanti sono visibili le testimonianze che ricordano i tragici fatti del 1944. Per il ritorno si segue la Tonalina, sul versante sinistro dell'Oglio Arcanello. Per informazioni è possibile contattare lo 0364 340874.

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