rotate-mobile
social

Carrefour conferma 800 esuberi: si teme anche per Brescia

Nella nostra provincia il marchio conta una decina di supermercati

Un altro terremoto per i lavoratori della grande distribuzione italiana: il colosso francese Carrefour (che solo in Italia, nel 2020, ha fatturato più di 4 miliardi e mezzo di euro) ha confermato la volontà di attivare fino a 800 esuberi su base volontaria, questo a seguito della cessione annunciata di 106 supermercati e minimercati a piccoli imprenditori nel corso del 2022. Tra questi 41 sono in Lombardia, 18 in Campania, 17 in Liguria, 16 nel Lazio, 6 in Toscana, 4 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte e uno in Abruzzo (per un totale di circa un migliaio di lavoratori).

Per la Filcams Cgil, la Federazione italiana dei lavoratori del commercio, turismo e servizi, sono a rischio 615 equivalenti full time in esubero, a cui potrebbero corrispondere più di 800 persone. Nell'ultimo incontro tra sindacati e azienda, Carrefour ha presentato il piano di investimenti per il triennio 2022/2024, prevedendo un importante incremento di fatturato attraverso leve commerciali differenziate tra Iper, Market ed Express.

800 lavoratori a rischio

“Ma senza un vero investimento sui lavoratori – ha commentato Alessio Di Labio, segretario nazionale della Filcams – perché da una parte si proclamano esuberi e dall'altra si conservano le attività affidate a terzi (rifornimento scaffali, Pls e surgelati, spesa online), si utilizzano i somministrati e si gestiscono unilateralmente i trasferimento. Il progressivo svuotamento dei negozi non garantisce un adeguato servizio, riduce il presidio nei punti vendita e rende più insostenibile l'organizzazione del lavoro”.

La preoccupazione dei sindacati

I sindacati criticano inoltre “la scelta di avviare da subito la procedura di mobilità, volendo dettare i tempi della trattativa: la volontà dell'impresa è quella di arrivare il primo possibile ad avviare il piano di uscite incentivate”. Il marchio Carrefour Italia ha chiuso il 2020 con un fatturato di 4,66 miliardi di euro, è presente in 18 regioni con oltre 1.450 punti vendita (di cui una decina in provincia di Brescia) e più di 16mila collaboratori. 

“E' chiara l'intenzione di Carrefour – ha detto Giulia Falcucci della Fisascat Cisl – di dismettere i suoi supermercati in tutta Italia passando dalla gestione diretta a quella di piccoli imprenditori. Così facendo, chi resterà dopo il piano di esodi incentivati, si ritroverà a lavorare non per una multinazionale ma per piccole realtà dove la gestione guarda a profitti e margini più rapidi, a discapito del costo, e quindi dello stipendio dei lavoratori”. 

Il comunicato dell'azienda

Nel frattempo l'azienda ha confermato la fuoriuscita volontaria con esodo incentivato. “Il piano di esodi incentivati presentato ai sindacati – si legge in una nota di Carrefour – sarà gestito su base esclusivamente volontaria tramite l'attivazione di una procedura formale, come previsto dalla legge, e coinvolgerà circa 600 collaboratori dei punti vendita diretti su tutto il territorio nazionale e 170 collaboratori della sede centrale. L'azienda conferma l'impegno ad assicurare a ogni collaboratore coinvolto la migliore soluzione possibile, favorendo il ricollocamento interno e percorsi per l'imprenditorialità. Con il piano di rilancio, Carrefour conferma la volontà dell'azienda di restare e continuare a investire in Italia”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carrefour conferma 800 esuberi: si teme anche per Brescia

BresciaToday è in caricamento