Pranzo e cena, ma occhio al portafoglio: i ristoranti di Brescia tra i più cari d'Italia
I dati dell'Unione nazionale Consumatori
Bello, in estate, uscire a pranzo o a cena, ma occhio al portafoglio: i ristoranti di Brescia sono tra i più cari d'Italia. Lo rivela il nuovo studio dell'Unione nazionale Consumatori, che ha stilato la graduatoria completa della città con i maggiori rincari per quanto riguarda i servizi di alloggio e ristorazione, elaborando gli ultimi dati Istat relativi al mese di luglio. Ma se sul fronte dell'hospitality Brescia ha retto l'urto, eccome, piazzandosi lontanissima dalle prime posizioni dei rincari, non è così per quanto riguarda la ristorazione: +7,9% rispetto a un anno fa e terzo posto assoluto in Italia.
Niente di inaspettato: sono percentuali che più o meno ricalcano l'inflazione delle ultime settimane. Anche se, a fronte della media nazionale degli aumenti sulla ristorazione, pari al 4,8%, a Brescia l'incremento dei prezzi arriva quasi al doppio. Diverso il discorso per i servizi di alloggio, ossia alberghi, motel, pensioni, b&b, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi, ostelli: l'inflazione annua a livello nazionale vale il 12,7%, di cui +16,6% per gli alberghi e +9,4% per le pensioni.
Gli alberghi più cari
Sul fronte delle singole città con i servizi di alloggio più rincarati su base annua, al primo posto c'è Firenze (+38,5%), Milano (+30,9%), La Spezia (+27%), Viterbo (+23%), Bari (+21,7%), Venezia (+21,2%), Pisa (+19,7%), Lecco e Trieste (+19,1%), Modena (+18,7%). L'inflazione, scrive l'Unione nazionale Consumatori, in questo caso "diventa stellare in molte città, con differenze sul territorio notevoli, pari a quasi 40 punti percentuali tra la città peggiore e la migliore, addirittura in deflazione indice di una ripresa della domanda turistica molto differenziata".
I ristoranti più cari
I servizi di ristorazione presi in esame dall'Unione nazionale Consumatori riguardano ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria. In tutta Italia, come detto, l'inflazione annua (cioè la differenza tra luglio 2021 e luglio 2022) è pari al 4,8%: nella classifica dei rincari al primo posto c'è Verona (+8,8% in anno), seguita da Forlì-Cesena (+8,1%), Brescia (+7,9%), Palermo (+7,8%), Gorizia (+7,6%), Sassari (+7,4%), Novara, Trento e Pistoia (+6,8%), Bologna e Olbia (+6,7%).