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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piazze e musei, il castello e pure "The Pirlo": il bello di Brescia per i turisti british

La Brescia City Guide pubblicata dal The Independent racconta la città segreta ai turisti inglesi: ci sono anche bar e ristoranti, e il The Pirlo (ma solo al Campari)

Brescia City Guide: Where to eat, drink, shop and stay in this Northern Italian gem. Tradotto, più o meno: una guida per la città di Brescia, dove mangiare, dormire e fare shopping in questa “perla” del Nord Italia. Lo scrive The Independent, storico giornale britannico (anche se ormai solo online da un paio d'anni): a raccontare la città “segreta”, ma su misura per i potenziali turisti inglesi, è la giornalista Lucy Daltroff, che tra l'altro è stata proprio a Brescia nelle ultime settimane. E che dice della nostra Leonessa? La definisce appunto una “gemma nascosta”, ai piedi delle Alpi, dove c'è un sacco da fare (e da vedere).

Cosa fare a Brescia

La guida firmata The Independent comincia con un rapido consiglio: “Check out the squares”, insomma guardatevi le piazze. E tra le più importanti non poteva mancare Piazza del Foro, una “magnificent Roman Square” con un tempio romano del I secolo dopo Cristo: un buon inizio, scrive ancora Daltroff, per cominciare ad esplorare la città. E le altre piazze? La “Medieval Square” di Piazza Paolo VI, dove si trova il “majestic” Duomo Nuovo. E ancora la “Renaissance Square” che è Piazza Loggia, che racconta il “Venetian past” di Brescia, fino alla “Modern Square” che è Piazza Vittoria. Ci avevate mai pensato? Un viaggio millenario in poche centinaia di metri a piedi.

Tra le altre “cose da fare” a Brescia viene ovviamente segnalata anche la Mille Miglia, letteralmente tradotta come “A thousand miles”, e come darle torto. Alla corsa più bella del mondo si accompagna, immancabile, anche un “Art attack” dedicato alla Pinacoteca Tosio-Martinengo: al suo interno, scrivono ancora gli inglesi, si possono trovare “beautifully diplays paintings by mainly local artist”. Tutto vero.

Dove bere e dove mangiare (e i negozi)

La guida del The Independent si addentra anche nel settore del food&beverage, tanto caro agli “esploratori” britannici che scelgono l'Italia come meta turistica. Tra i locali consigliati viene segnalato Areadocks, “an atmosperhic buzzy place”, e poi Bedussi, dove è possibile trovare “superb gelato and pizza”. Sempre in ambito di food viene citato Zona Alpi, dove comprare formaggi, e la Pasticceria Veneto di mister Iginio Massari. Ottima scelta.

E per mangiare? Nella lista di Daltroff figurano l'Osteria del Savio, un po' difficile da trovare – dice – ma la ricerca ne vale la pena: tra i piatti migliori viene citato il risotto. Altra location da non perdere, la Trattoria Mangiafuoco: una trattoria tradizionale a gestione familiare, e tra i piatti consigliati il “chianina silroin” con aceto balsamico e salsa al miele. Per gli amanti del dolce, merita menzione la Gelateria del Biondo, con sapori “both traditional and unusual”. Infine, i negozi: nella guida vengono citati il Fabrique e la Coin.

Altri consigli utili

Tra le cose da non perdere, ovviamente, anche il Museo di Santa Giulia patrimonio dell'Unesco. Oppure un tour mondano tra i locali di Piazza Duomo, Via Cesare Beccaria, Piazza Loggia e Via X Giornate, dove è possibile trovare “an aperitif called The Pirlo, the city's version of the spritz”. E anche i britannici l'hanno capito: l'unica versione accettata è quella con il Campari. C'è anche spazio per una “Best view”: il consiglio spassionato è quello di raggiungere la collina del Cidneo, e il castello di Brescia, a soli 10 minuti dalle “central squares”. Mica male.

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