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La bellissima lettera di Luciana Littizzetto alla mamma di Blanco

"Lui lo sa che ti ha fatto piangere"

Tra il serio e il faceto, la lettera di Luciano Littizzetto alla mamma di Blanco (che si chiama Paola, ma per l'occasione è diventata "Blanca"): a "Che tempo che fa" - nella puntata andata in onda domenica sera su Rai 3 - si torna a parlare di Sanremo e, soprattutto, della serata inaugurale in cui Riccardo Fabbriconi - il vero nome di Blanco, 20 anni appena compiuti, da Calvagese della Riviera - ha scatenato polemiche per la sfuriata che ha interrotto la sua esibizione, distruggendo a calci gli arredi e le rose posizionate per lui in omaggio al suo ultimo singolo, "L'isola delle rose".

La lettera di Littizzetto alla mamma di Blanco

"Come preso dal sacro fuoco dei potatori di Giava - ha scritto (e letto) Luciana Littizzetto - invaso dal demone della deforestazione, tuo figlio di colpo si è messo a pestare tulipani e a prendere a calci i garofani. L'hai visto sbroccare in diretta e mandare tutto in vacca di fronte a milioni di spettatori. Come ti sarai sentita? Io lo so. Il cuore che non batte, il fiato che non esce: siamo in tante mamme e tanti papà a saperlo. Ti sei sentita mortificata per lui e per te, colpevole al posto suo, ti sarai chiesta se magari è stata colpa tua".

Il riferimento a Tananai, "anche lui è fulminato, ma guarda come è bravo, come si controlla bene, perché il mio deve sempre fare il pirla e distruggere il lavoro di tante persone". A 20 anni dovrebbe essere maturo? "Il problema - continua Littizzetto - è che in Italia l'adolescenza dei maschi dura fino a 50 anni. Stai tranquilla Blanca, sappi che ci sono tanti figli come Blanco, dotati di un grande talento ma dal carattere impossibile: hai tutta la mia solidarietà".

"Son sempre i grandi che mettono le cose a posto"

A poche ora dalla "scenata", Blanco si è scusato con una poesia scritta nella notte. "Lui lo sa che ti ha fatto piangere - continua Littizzetto nella lettera - e l'ha scritto nel post di scuse il giorno dopo: lui lo sa che ha fatto una cagata, ma saprà farsi perdonare, perché anche questi figli schiodati sanno sempre ritrovare la via del cuore. Cara mamma di Blanco, ho saputo che ti chiami Paola: meno male, ti fossi chiamata Rosa sarebbe stato peggio". 

Con un paio di post scriptum. Per Amadeus: "Se dovesse tornare Blanco, sul palco dell'Ariston solo sequoie e cactus". E su Gianni Morandi: "Bravo a scopar via la flora sanremese. Son sempre i grandi che mettono le cose a posto, perché sono abituati a vedere i sogni che si spezzano e a ricostruirli, perché sanno che i cocci si possono rimettere insieme e che la vita è fatta di crolli e ricostruzioni". 

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