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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Ponte di Legno

La fusione di Ponte di Legno e Temù: «L'unione fa la forza!»

Unificare i due Comuni della Valcamonica è un obiettivo concreto, da realizzarsi entro il 2013: l'anno prossimo il referendum consultivo, presto ci saranno gli incontri con i cittadini. Che sembrano d'accordo

“Una buona occasione per tutti. Non deve essere una cosa che favorisce l’uno o l’altro ma che favorisce tutti: solo in questo modo si può gestire l’Unione dei Comuni di Ponte di Legno e Temù”. Il vicesindaco di Ponte di Legno Ennio Donati parla con soddisfazione della futura unificazione tra due realtà molto conosciute, due Municipi che insieme possono arrivare a 3mila abitanti: “Un Comune unico con 3mila abitanti diventa un Comune importante rispetto ai due precedenti, con la possibilità di una gestione economica decisamente migliorata, anche per obiettivi importanti come potrebbero essere le piste da sci. L’unione fa la forza!”

Non è più solo una voce, presto sarà una certezza. La Regione Lombardia ha già confermato i primi contributi, poco più di un milione di euro, ma ha assicurato anche futuri investimenti. L’idea è quello di unificare i due Comuni entro il 2013, presentando il referendum consultivo (che deve essere fatto per legge) entro l’anno prossimo. “Mi auguro che prima del quesito vengano poste le basi per far capire alla gente che in questo momento di crisi l’unione è la cosa migliore che può capitarci – aggiunge Giuseppe Pasina, assessore a Temù – è meglio che il problema venga affrontato prima con le assemblee pubbliche, a giorni prepareremo il programma completo degli incontri. Le idee chiare le abbiamo già, prima di avviare iniziative ufficiali voglio confrontarci e consultare la gente”.

E i cittadini si dicono favorevoli? E’ presto per dirlo ma è anche giusto essere ottimisti. “Se adesso c’è un po’ di resistenza – continua Pasina – è importante far sapere che a Temù non chiuderemo gli uffici, resteranno gli uffici tecnici, l’anagrafe, la parte burocratica, i riferimenti.. Questo dobbiamo far capire alla gente, Temù rimarrà per sempre! Ci sarà la riduzione della giunta e dei consiglieri, ci saranno risparmi economici. Anche noi facciamo parte dell’Italia, anche noi risentiamo della crisi: visto come sta andando bisogna riorganizzarsi, fare i carrozzoni ormai non serve più. Sono già 10 anni che le nostre amministrazioni sono in perfetta sintonia, abbiamo già tante cose unificate, l’Unione altro non sarebbe che il completamento di quello che è già cominciato”.

Tra Temù e Ponte di Legno infatti esistono accordi di collaborazione e snellimento fin dal 2001. “La nostra esperienza è stata più che positiva – riprende Donati – una bellissima esperienza sotto tutti i punti di vista che dopo 10 anni ha portato a questo. Abbiamo fatto insieme i nuovi impianti, il nostro fiore all’occhiello, abbiamo fatto insieme la casa di riposo e il teleriscaldamento, stiamo installando insieme le nuove centraline idroelettriche. Noi siamo più che convinti che mettendoci insieme potremo fare cose ancora più importanti, e che da soli al giorno d’oggi non si va più tanto lontano”.

Ma la diatriba sul nome? Una forzatura giornalistica, il nome sarà Ponte di Legno: un nome conosciuto, in Italia e all’estero, che ha una sua storia e il suo forte valore. Si è letto e si è parlato di Pontemù, ma è una barzelletta, e niente di più.

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