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Bossi dalla festa di Manerbio: "stop alla guerra in Libia"

"A Pontida abbiamo lanciato un messaggio chiaro, cioè ridurre la pressione fiscale ed i costi: il primo modo per farlo è non partecipare a guerre inutili, come quella libica che ci è costata un miliardo di euro e ha portato moltissimi clandestini", ha dichiarato il Senatur

«Abbiamo anticipato il pareggio di bilancio, bloccato i sequestri di case a causa dei debiti da parte di Equitalia e stiamo riducendo i costi della politica: tutte misure targate Lega». E' un Bossi a ruota libera quello che si è visto alla 'festa della padania' di Manerbio, così come non lo si sentiva da mesi. Niente canottiere stavolta, ma lo stesso tono risoluto, per tramettere autorevolezza alla folla di fedeli giunti ad ascoltarlo: «dopo Pontida, abbiamo posto fine al sequestro dei beni ai cittadini che non potevano pagare le multe. Abbiamo messo un freno ad Equitalia, perché, cari Berlusconi e Tremonti, chi non paga non è un delinquente, ma solo uno che si trova in difficoltà. Una volta una donna mi ha rincorso per dirmi che le avevano sequestrato la casa: questo non era mai capitato, nemmeno con la sinistra, ed è anche per questo che abbiamo perso le ultime elezioni a Milano»

Ha parlato anche dell'attuale crisi economica: «momento difficile, con una crisi dell'Impero occidentale a causa della "cambiale" della globalizzazione. Ma abbiamo anticipato il pareggio di bilancio, e Tremonti non dorme la notte per vendere i titoli di Stato, che garantiscono la sopravvivenza del nostro Paese». Ma, ha rimarcato il Senatur, «la Padania è lo Stato più forte d'Europa, dove la gente lavora. Purtroppo, nel passato il nostro Paese ha fatto due grandi errori: il primo è stato dei Savoia, che hanno portato una moneta forte nel Regno delle due Sicilie. Poi, Ciampi ha voluto portarci a tutti i costi nell'Euro, ma senza valutare i rischi: ora anche l'Europa è debole, ci sono Paesi come l'Irlanda che faceva le pentole o la Grecia o il Sud Italia, che non fanno niente»

Infine, parlando dell'azione della Lega al governo, e sulle misure da adottare in questo delicato momento: «a Pontida abbiamo lanciato un messaggio chiaro, cioè ridurre la pressione fiscale ed i costi: il primo modo per farlo è non partecipare a guerre inutili, come quella libica che ci è costata un miliardo di euro e ha portato moltissimi clandestini. Ma per questo abbiamo raggiunto un accordo con il Governo provvisorio della Libia, che ci ha garantito che si riprenderà i clandestini provenienti dal loro Paese. Poi, dobbiamo ridurre i costi della politica: abbiamo portato lo stipendio dei parlamentari a livello dei colleghi europei, e vogliamo ridurre il numero di auto blu e la loro cilindrata. L'automobile se la deve pagare chi sta in Parlamento, non i cittadini».

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