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Politica Gardone Riviera / Fasano

Canzoni al pianoforte e sospiri alla TV: Berlusconi saluta il Garda

Una settimana di relax per l'ex premier Silvio Berlusconi, in vacanza sul lago di Garda in quel di Gardone Riviera. Insieme a lui la fedele Francesca e il fedele Dudù, tra gli special guest anche Toti e Bondi

Non era solo, sul Garda. Ha scelto un posto lussuosissimo, la Maison du Relax di Fasano di Gardone. Ha prenotato addirittura 18 stanze, giusto per stare tranquillo. Ha scavalcato le norme ferree dell’hotel a cinque stelle, che nella struttura non accettano animali se non in casi eccezionali: eccolo qua, il caso eccezionale si chiama Dudù.

Difficile fare il punto della settimana ristoratrice di Silvio Berlusconi sul lago di Garda. Poche le notizie trapelate, poche le sue uscite pubbliche, si è fatto vedere dal balcone, ha salutato i fan e pure quelli che proprio non lo digeriscono. Tanto che nei dintorni è apparso più di un cartello: “Vattene, sparisci”.

Non era solo, appunto. Con lui oltre al fedele cagnolino anche la fedelissima Francesca Pascale, e l’altrettanto fedele Giovanni Toti, il delfino da poco nominato e che in pochi anni si è guadagnato una carriera che Emilio Fede, suo predecessore alla direzione del TG4, neanche in un trentennio.

A stecchetto, pasti regolari e anche senza glutine, capatine mattutine alla spa tra massaggi e ginnastica. Un salto dall’estetista, ancora più d’obbligo dopo le foto pubblicate sul Sunday Times, poi tutte le cose che tanti fanno in vacanza. Da buon tifoso si è guardato il Milan, sospirando per il ko interno con l’Udinese, nonostante il nuovo corso targato Clarence Seedorf.

Poi ha parlato di politica, sicuramente. Di strategia forse, con il delfino Toti. E si sarà concesso una cenetta (o forse due) a lume di candela con la sua amata più recente. Fino ad un party segreto o quasi, andato in scena sabato notte e dove il Cavaliere si sarebbe dilettato al pianoforte, e pure cantando. Si narra pure di un passaggio ‘volante’ di Sandro Bondi, accompagnato dalla ‘cara’ Manuela.

E nella favola della trasferta nell'alto Benaco, anche un focolaio di resistenza. Due piani prenotati, e gli ospiti obbligati a trasferirsi in una struttura vicina. Tranne uno. Un turista francese, in vacanza con la moglie, che alle ultime elezioni in Francia avrebbe votato Hollande, e che quindi mai avrebbe permesso al nostrano Berlusconi di ‘fregargli’ la stanza, nemmeno con il rimborso. Elettorale. 

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