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Profughi ospitati in casa di riposo: "E allora vi tagliamo i fondi"

Dure reazioni in consiglio regionale alla notizia che la fondazione Annibale Maggi di Seniga ospiterà profughi e richiedenti asilo nelle stanze una volta dedicate al ricovero degli anziani

Profughi e migranti ospitati nella casa di riposo? E la Regione Lombardia taglia i fondi. Succede a Seniga, in 9 alloggi per anziani e disagiati (vuoti dal 2002) di proprietà della fondazione Annibale Maggi. Le indiscrezioni confermerebbero l’arrivo di un gruppetto di profughi in fuga dalla guerra e che andrebbero a posizionarsi nelle stanze vuote ormai da oltre un decennio.

“L’avevamo detto e proseguiremo su questa strada – ha dichiarato la bresciana Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza e all’Immigrazione –. Chi utilizza in modo in proprio le strutture regionali o comunque da noi finanziate si vedrà tagliare i contributi e sarà penalizzato nei bandi. E’ successo ad albergatori, gestori di ostelli e di parchi, ora agiremo nello stesso modo anche nei confronti delle fondazioni”.

Inevitabile il riferimento alla Annibale Maggi, quelli che “intendono ospitare immigrati negli alloggi realizzati per gli anziani”. La legge regionale di riferimento è stata approvata dal consiglio lombardo poco meno di un mese fa, con l’inserimento di un emendamento più ‘soft’ su proposta del Nuovo Centrodestra. Hanno votato contro i rappresentanti di PD e 5Stelle.

Ma Bordonali rincara la dose: “Lo Stato italiano deve restituire alla Regione oltre 150 milioni di euro per prestazioni sanitarie effettuate nei confronti dei richiedenti asilo. Nel frattempo utilizzeremo le risorse che abbiamo per aiutare i lombardi in difficoltà e non di certo coloro che intendono speculare economicamente sull’immigrazione”.

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