SEL, Beppe Almansi: "Sostengo la campagna dell'Arcigay Brescia"
Accolgo con favore l'invito degli amici dell'Orlando Arcigay di Brescia di prendere posizione nei confronti della loro campagna contro la discriminazione e l'omofobia. Non capire che, come ancora oggi accade anche a menti che dovrebbero essere più aperte di quello che mostrano di essere, la campagna dell'Orlando, volutamente provocatoria, è una forma di lotta di lunga tradizione, pacifica e nonviolenta, che cerca di mettere ognuno di noi, ed in particolare chi ha responsabilità istituzionali , davanti alle proprie responsabilità.
Su questi temi non è più possibile assistere ad atteggiamenti cerchiobottisti ed è giusta la richiesta dell'Orlando che si vada oltre le parole per giungere finalmente ai fatti. Solo così quel divario, sempre più visibile tra la politica e la società potrà essere colmato. Consentire a persone dichiaratamente omofobe e che hanno posizioni dichiaratamente discriminatorie, come le sedicenti "sentinelle in piedi", di manifestarle in piazza non solo non è democrazia ma è andare contro la nostra stessa Costituzione.
Avere un atteggiamento di equidistanza tra questi sedicenti "cristiani" e chi reclama con forza il proprio diritto a vivere una vita senza discriminazione per il proprio orientamento sessuale è , per chi pretende di rappresentare "il popolo" , un atteggiamento colpevole e che favorisce la discriminazione. Sui diritti civili, così come per quelli sociali, sostengo da tempo che rappresentino la prova della maturità di una politica, e nel mio caso di una sinistra, che non può e non deve più dare spazio ad interpretazioni.
Stare con l'Orlando per questa battaglia di civiltà è un dovere per chi, come me, non è più disposto a sacrificare sull'altare di "ben altre priorità" la semplice e determinata richiesta di diritti che sono alla base di un paese civile e democratico. Da domani nell'Hotel in cui lavoro sarà ben visibile l'adesivo di Arcigay contro le discriminazioni
Beppe Almansi - Assemblea Federale di SEL Brescia