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"Contro guerre e sfruttamento": 3000 persone in piazza per il Primo Maggio

Più di 3000 persone anche quest'anno a Brescia per il Primo Maggio, la Festa dei Lavoratori che viene celebrata in tutto il mondo. Dalla guerra al Jobs Act, i migranti e giovani: "Contro la violenza e lo sfruttamento"

Parafrasando George Orwell, negli anni della Catalogna rivoluzionaria: uno stato di cose per cui vale la pena battersi. Questo il grande obiettivo rilanciato dal palco di Piazza Mercato, dove parlano i “compagni” di Lotta Comunista, un solo grido “contro le guerre e il terrorismo reazionario, l’unica risposta alla paura è la lotta, contro la società capitalista che non è nemmeno in grado di prendersi cura dei suoi cuccioli", e il riferimento è ai bambini che muoiono sotto le bombe al gas, "come nella Prima Guerra Mondiale". E allora, il che fare: “Un sindacato continentale, e soprattutto un partito continentale”.

Ambiente, la lotta per la casa, il precariato e i migranti: questi i temi che scaldano lo spezzone antagonista, come sempre in Piazza Rovetta, che intanto allo scoccare delle 11 attraversa la Loggia fischiando i sindacati confederali, “ormai solo un mezzo di trattativa e pacificazione sociale, che non sono stati capaci di organizzare manco uno sciopero contro quella vergogna che si chiama Jobs Act”.

L’abbraccio della piccola piazza ai migranti, “insieme a loro contro la guerra e lo sfruttamento, per continuare la nostra opposizione sociale, per difendere il diritto all’autorganizzazione”. Ce ne sono tanti, soprattutto giovani, anche in Piazza Mercato: salgono sul palco per gridare “Proletari di tutti i Paesi, unitevi” nella loro lingua natia, dall’Albania alla Tunisia, dal Mali al Venezuela, Moldavia e Gambia.

Primo Maggio 2017 a Brescia

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