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Politica Desenzano del Garda

Desenzano, polemiche inevitabili sul nuovo Pgt: “Carente e antistorico”

Mancano pochi giorni alla consegna in Comune dei due quesiti referendari, relativi alla cementificazione Tassere e alla cementificazione Grezze. Il Pd non ha dubbi: "Nessuna trasparenza, un piano contro l'ambiente"

Quello che è fatto è fatto, e non si torna indietro. Inevitabili le polemiche del post approvazione al Piano di Governo del Territorio di Desenzano del Garda, a cui il Consiglio ha dato l’ok per 10 voti a 9 (e non 10 a 7 come anticipato lo scorso giovedì): polemiche politiche - con il voto negativo della Lega Nord che ha però permesso di raggiungere il numero legale alla maggioranza del sindaco Felice Anelli che ad oggi però non sembra ancora essersi espresso - e polemiche ambientali, perché pare che la crescita prevista dal Pgt è quasi doppia di quella prevista nel precedente Prg. Tanto che il doppio quesito referendario (sull’edificazione di Grezze e Tassere) dovrebbe essere presentato a breve in Comune, corredato dalle firme previste, dal comitato già costituito e già attivo, composto da Rodolfo Bertoni, Giuseppe Savasi, Gabriele Lovisetto, Mario Ziliani e Laura Mantovani.

Le opposizioni presenti in consiglio hanno convocato lunedì una conferenza stampa per presentare alcune osservazioni sull’approvato Pgt. Osservazioni di metodo e di merito, su problematiche sì ambientali ma anche storiche, dall’aumento degli abitanti stimato in 3500 unità al pesante consumo di terreno agricolo già programmato, dall’eccesso di mercato ed edilizia libera (a discapito delle giovani famiglie) fino al conseguente aumento dell’invenduto. Un ottica che sembra opposta alle esigenze dell’Italia di oggi: “Non vi è stato nessun reale processo partecipativo e di ascolto della cittadinanza. […] Non si coglie alcuna volontà di arrestare l’utilizzo di nuove aree per spingere decisamente verso il recupero dell’esistente. Anzi si giustifica anacronisticamente la crescita delle aree residenziali con la previsione della continuità della crescita demografica”.

Mancanza di trasparenza, mancanza di chiarezza: un ritornello che, a detta delle varie opposizioni, si ripete a Brescia e si ripete a Desenzano, si ripete in tutta la Provincia e lungo buona parte dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda. Senza dimenticare la spiaggia Feltrinelli, che a detta di alcune testate locali sarebbe stata salvata, in extremis. E invece no: “Siamo contrari all’ambiente utilizzato come unica fonte di finanziamento per le opere pubbliche”, fa notare Rosa Leso del Pd desenzanese .

“Siamo contrari al consumo di 76mila 500 metri quadri di campagna in cambio di 700 metri di nuovo lungolago per una spesa di cinque milioni di euro. Un’opera di riempimento a lago, con piattaforme che escono fino a 53 metri, stravolgendo l’attuale linea di costa ed eliminando la spiaggia Feltrinelli”.

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