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Nazione Rom denuncia Matteo Renzi alla procura

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

Con una denuncia/querela raccolta dalla Stazione dei Carabinieri di San Lorenzo a Lucina, dietro Palazzo Chigi, Marcello Zuinisi legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom ha richiesto alla Procura della Repubblica apertura di indagine per violazioni delle direttive europee, razzismo anti Rom, violazione della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti, abuso di ufficio.

Con il decreto legge n. 215 del 09/07/2003, il Governo italiano recepisce la direttiva per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica conosciuta come direttiva antidiscriminazioni razziali. Viene istituito UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali con strutturazione istituzionale collocata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Come direttore viene nominato Marco de Giorgi. Il 5 aprile 2011 la Commissione Europea con la comunicazione n. 173 informa degli accordi quadro strutturali per garantire l'improcastinabile esigenza di garantire un percorso di inclusione sociale per la principale minoranza etnica dell'Unione Europea: si tratta di 12 milioni di cittadini di etnia Rom.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sottoscrivono impegni ed accordi presso il Consiglio Europeo. Il 10 novembre 2011, nell'ultimo giorno di mandato istituzionale, il Governo nomina Unar come punto di contatto nazionale presso la Commissione Europea quale ente garante dell'implementazione degli accordi quadro. Cambia la direzione ed Unar è affidata al dott. Massimiliano Monnanni. Il 28 febbraio 2012 il Consiglio dei Ministri vara la Strategia Nazionale di Inclusione Rom secondo schemi di governante ben precisi e delineati. Devono nascere Tavoli Nazionali, Regionali e Locali composti istituzionalmente da tre soggetti: Il primo è Unar ed il Tavolo Interministeriale, il secondo le Amministrazioni Regionali e Locali ed il terzo composto da rappresentanti della società civile Rom, Sinti e Caminanti. I Tavoli devono decidere le politiche di inclusione sociale su: casa, lavoro, scuola e protezione sanitaria.

Il 21 maggio 2012 la Commissione Europea, dopo aver esaminato i documenti degli stati membri, da il via libera all'attuazione delle strategie da parte di tutti i governi. In Italia, il 7 luglio dello stesso anno, viene licenziato il direttore di Unar Massimiliano Monnanni. Il 26 settembre 2012 nominato il nuovo direttore che, altri non è, che il vecchio direttore: Marco de Giorgi. Il 24 gennaio 2013 iniziano le violazioni delle direttive europee, del decreto legislativo n. 215/2003, della Strategia e degli accordi quadro strutturali. Gli abusi di ufficio coinvolgono i vertici della Conferenza delle Regioni e delle Province, la Regione Toscana ed Unar. I rappresentanti delle società civile Rom, Sinti e Caminanti, le Associazioni di rappresentanza Rom vengono sostanzialmente e formalmente estromessi quale componente istituzionale dei Tavoli. Con la nascita del nuovo governo il Presidente del Consiglio Matteo Renzi non affida a nessuno la delega di Pari Opportunità ed Unar. Gli uffici di Largo Chigi 19, accanto a Piazza Colonna, sono direttamente controllati da lui.

Durante l'ultimo periodo, l'esclusione delle società civile Rom continua e si aggrava. Gli accordi e la strategia non applicati. Secondo autorevoli centri di ricerca l'Italia è maglia nera in Europa: l'85% degli autoctoni è razzista e nutre aperta ostilità verso Rom, Sinti e Caminanti. La Commissione Europea Giustizia emana un bando di due milioni di euro per contrastare il razzismo ed invita Unar, Regioni, Province e Comuni ad assumere le proprie responsabilità. Il bando scade il 30 settembre 2014 e l'Italia non propone nessuna progettazione. E' razzismo anti Rom. E' violazione della direttiva europea 2000/43/Ce. La denuncia alla Procura della Repubblica un atto dovuto nel rispetto di Rom, Sinti e Caminanti e nel rispetto della legge.

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