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Rivoluzione Aler: Brescia accorpata a Mantova e Cremona

Brescia accorpata a Cremona e Mantova come previsto dalla riforma della governance voluta dalla maggioranza. Bocciato l'emendamento per mantenerne l'autonomia, a firma del piddino bresciano Gian Antonio Girelli

È stata approvata dal Consiglio regionale della Lombardia la riforma della governance dell'Aler. Hanno votato a favore maggioranza e opposizione, gli unici voti contrari sono stati quelli dei consiglieri M5S. Con queste modifiche il risparmio a regime previsto è di circa 2,5 milioni di euro e ci sarà un taglio di 144 poltrone.

Le Aler passeranno da tredici a cinque: Brescia-Cremona-Mantova, Milano, Lodi-Pavia, Bergamo-Lecco-Sondrio, Busto Arsizio-Como-Monza e Brianza-Varese.

Anche gli organismi dirigenti di ogni Aler cambieranno: al posto dei Consigli di amministrazione ci sarà un presidente nominato dalla giunta regionale e il presidente nominerà un direttore generale per le funzioni operative. Resta per ogni Aler un consiglio territoriale con funzione consultiva.

L'aula ha poi approvato un emendamento che prevede di sostituire per ognuna delle aziende territoriali il collegio dei sindaci con tre revisori dei conti, invece di un revisore unico come previsto dal testo della proposta di legge. Infine, un altro emendamento alla riforma ha istituito un Osservatorio alla legalità e alla trasparenza, per monitorare la morosità.

Duro l'attacco del consigliere valsabbino Gian Antonio Girelli (PD): "Lega, Lista Maroni, Forza Italia e il Nuovo Centrodestra hanno svenduto il territorio, al di là di tante parole valgono i voti in Aula. Hanno infatti respinto il nostro emendamento per mantenere l’Aler di Brescia che ora sarà invece accorpata a Cremona e Mantova. Brescia è la seconda realtà per numero di alloggi e meritava di rimanere autonoma. Hanno sacrificato il territorio a logiche territoriali"

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