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Dalla Regione 7 milioni di euro per la formazione civica e linguistica degli stranieri

La giunta regionale ha stanziato 6.905.531 euro, tra fondi Ue e dello Stato, per il triennio 2018-2021, per il Piano di formazione civico linguistica di cittadine e cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti in Lombardia.

La giunta regionale ha stanziato  6.905.531 euro, tra fondi Ue e dello Stato, per il triennio 2018-2021, per il Piano di formazione civico linguistica di cittadine e cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti in Lombardia.

La delibera, proposta dall'assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità Stefano Bolognini, prevede anche azioni co-progettate con Enti e Organizzazioni che li supporteranno nella gestione del processo migratorio e di integrazione.

"Il progetto 'Conoscere per integrarsi' - dice Bolognini - nasce dalla positiva partecipazione di Regione Lombardia come capofila al bando del Fondo asilo migrazione e integrazione (Fami) 2014-2020, organismo istituito dall'Unione europea per promuovere la gestione integrata dei flussi: dall'asilo, all'integrazione, al rimpatrio".

"La delibera - spiega l'assessore - recepisce gli esiti della graduatoria, approvata dal Fami con decreto del 24 dicembre 2018: è un progetto complementare, per esempio a 'Lab Impact', finalizzato all'integrazione, e a tutto quello che è già stato realizzato in Lombardia per la formazione linguistica e civica dei migranti regolari".

Si tratta di un'azione di sistema che mira ad ottimizzare le risorse e ad aumentare la capacità di rispondere ai bisogni garantendo il raccordo tra la Regione, Enti locali, Comuni capoluogo e Ambiti territoriali, per dare vita a un mix di azioni e servizi che sostengano e facilitino la partecipazione.

La Giunta inoltre ha provveduto a compiere gli adempimenti connessi alla Convenzione di sovvenzione tra gli Enti sottoscrittori del Progetto e ad approvare gli schemi di Convenzione operativa, creando le premesse per il suo avvio.

 "Il Progetto - conclude Bolognini - vuole promuovere, attraverso azioni locali realizzate da una partnership qualificata, l'insegnamento dell'italiano a un livello che consenta maggiore facilità d'integrazione e di apprendimento della lingua per motivi di lavoro (per esempio per gli assistenti familiari), in coerenza con quanto abbiamo annunciato nel Programma regionale di sviluppo (Prs) del luglio 2018, dove abbiamo parlato di  Programmi, progetti e interventi di inclusione sociale e reddito di autonomia".

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