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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Riapertura case chiuse: dalla Lombardia partirà il referendum

Sfruttamento della prostituzione: in Lombardia un giro d'affari da un miliardo di euro. Il Consiglio Regionale approva la proposta di referendum della Lega sull'abolizione (parziale) della Legge Merlin sulle case chiuse

Sarà la Regione Lombardia a farsi capofila per la proposta di referendum sull’abrogazione (parziale) dell’attuale Legge Merlin, il testo datato 1958 e che da allora prevede la completa abolizione delle case di tolleranza, con l’introduzione del reato di sfruttamento della prostituzione.

Il Consiglio Regionale ha infatti approvato la prima fase del percorso referendario, la proposta vera e propria firmata Lega Nord, con i voti favorevoli dei leghisti con Forza Italia, Fratelli d’Italia e Pensionati, protagonisti di un’inedita ‘alleanza di voto’ con i grillini del M5S.

Per avviare la procedura servirà il voto condiviso di altri quattro Consigli Regionali. La proposta di referendum entrerebbe nel merito dell’abrogazione di alcuni articoli della Legge Merlin, su tutti quello relativo alle case di tolleranza, o case chiuse.

Una riapertura regolamentata, come sostenuto dai 'promotori' leghisti, nelle ultime settimane presenti anche in diverse città del Nord con banchetti di raccolta firme, per fare in modo che dallo sfruttamento della prostituzione ci possa guadagnare anche lo Stato, con le tasse, o i numerosi clienti (si stimano che in Italia siano nove milioni) con i controlli sanitari.

Un giro d’affari, secondo alcune fonti, da cinque miliardi di euro, di cui un quinto in Lombardia. Per un’offerta che già oggi, tra ragazze che ricevono in casa e ragazze ‘da strada’, arriva a sfiorare le 100mila ‘lucciole’.  

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