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Carta intestata del Comune per chiedere di votare Lega: polemica sul sindaco

Una lettera ad ogni famiglia per invitare Caparini o Ceruti

Incurante delle accuse ricevute, lui si difende dicendo di avere fatto la stessa identica cosa cinque anni fa. Il primo cittadino di Adro, Paolo Rosa, utilizzando la carta intestata dell'ente, con una lettera protocollata ha invitato i propri concittadini a recarsi al voto alle elezioni regionali della prossima settimana, sostenendo due candidati leghisti, Davide Caparini e Francesca Cerutti. 

A detta del sindaco i due esponenti del Carroccio - per ognuno dei quali nella lettera è riportato il curriculum da amministratore - avrebbero dimostrato "affinità e sensibilità verso il nostro territorio" e sarebbero perfettamente in grado di "far funzionare la complessa macchina pubblica", perciò andrebbero sostenuti.  

A denunciare con veemenza l'accaduto sono stati, fra gli altri, alcuni esponenti locali di Pd e Art. Uno., che parlano di "mancanza del senso delle istituzioni" e invocano un intervento immediato della Prefettura. Paolo Rosa, il sindaco di Adro, si difende: «Il sindaco informa la cittadinanza. Ognuno è libero di fare e votare nel modo che meglio crede. È la stessa cosa che ho fatto cinque anni fa senza che nessuno si scandalizzasse. Questo mio atto - afferma il sindaco, le cui parole sono riportate sulle colonne di Bresciaoggi - non ha portato alcuna spesa per i cittadini di Adro. Se a qualcuno non sta bene questo, mi dispiace, ma è la stessa cosa che ho fatto cinque anni fa».

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