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Ghedi, Galletti (Cgil) smentisce il sindaco: i bimbi devono poter andare a scuola

Dopo le dichiarazioni del sindaco di Ghedi, Lorenzo Borsi, la Cigl con una nota chiarisce la situazione e specifica "basta propaganda"

Il segretario provinciale della Cgil Damiano Galletti,  interviene così sul caso Ghedi, dove sette bambini potrebbero vedersi vietare l'ingresso alla materna se i genitori non pagheranno al più presto le rette arretrate.

"Basta con le strumentalizzazioni politiche, intervengano i Servizi sociali. E comunque i bambini devono avere il diritto di terminare l'anno scolastico. Io non credo che il dirigente scolastico possa tenere i bambini fuori da scuola a due mesi dalla fine della scuola, tanto più alla luce del fatto che a differenza di quanto dichiarato da qualcuno sui giornali a me non risultano liste d'attesa", chiarisce Galletti, "di fronte a questa situazione - che riguarda 7 famiglie, cinque straniere e due italiane, su un totale di 450 - a intervenire dovrebbero essere i Servizi sociali.

Se è vero che le famiglie in questione non hanno mani nemmeno ritirato le raccomandate del Comune in cui veniva contestato loro il debito", continua, "qualche incaricato dovrebbe andare di persona da loro a verificare quali sono le ragioni di quanto sta accadendo e in che situazione economica si trovano. Le regole vanno rispettate e i furbi individuati, ma chi ha realmente bisogno deve essere aiutato". Quindi, il numero uno della Cgil critica l'amministrazione di Ghedi accostandola a quella di Adro. "Spero", spiega Galletti, "che i riflettori su questa vicenda si spengano al più presto.

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