Del Bono: aspra replica a Rolfi sul nuovo carcere nel Pgt
"Anziché riempire la cronaca di annunci vuoti di fatti - scrive in una nota il capogruppo Pd - garantisca una buona amministrazione, Assessore alla Sicurezza in una città in cui i reati aumentano negli ultimi anni anziché diminuire"
La replica del Pd alle dichiarazioni di Rolfi sulla proposta dell’opposizione di includere nel Piano di Governo del Territorio la costruzione di una nuova casa circondariale, che risolvesse il sovraffollamento patologico che infligge da anni Canton Mombello, non si è fatta attendere.
“Ora direi che è tempo di dire basta alle dichiarazioni agostane, arroganti e spesso inconcludenti, del Vicesindaco Fabio Rolfi", scrive in una nota il capogruppo Pd in Loggia Emilio Del Bono, "La verità è solo una: il nuovo Carcere non è assolutamente in via di realizzazione. Il Governo non ha stanziato un solo euro. Ha trovato però le risorse per altri comuni a guida leghista ma non certo per quello di Brescia. Anzi, non vorremmo che l’inserimento dell’area per il nuovo Carcere di Brescia nel Pgt in realtà serva, non tanto a realizzare il nuovo penitenziario, per il quale non ci sono risorse economiche in arrivo da Roma, ma solo a cambiare destinazione urbanistica a qualche area agricola dalle parti di Verziano. Non vorremmo cioè vedere tra qualche anno un po’ di case e capannoni in più in una area prima destinata all’agricoltura e nessuna nuova struttura penitenziaria".
"Il nuovo carcere non si è realizzato e non si realizza, non perché non previsto nel vecchio Prg ma per mancanza di risorse da Roma. Una variante urbanistica si può, infatti, deliberare, all’unanimità, in poche ore se ci sono i soldi per il carcere. Quindi, la Giunta Paroli e il Sig. Rolfi non devono prendersela con gli amministratori precedenti sul fatto che non sono arrivati soldi dal Governo, ma con la propria parte politica, visto che negli ultimi 10 anni, per otto c’è stato in carica un governo nazionale di Lega e Pdl che, nulla dico nulla, ha fatto per Brescia. Fabio Rolfi deve quindi criticare duramente Berlusconi e Bossi perché considerano Brescia una realtà irrilevante”.
“Mi permetto un consiglio al Vicesindaco”, conclude infine Del Bono, “eviti dichiarazioni autolesionistiche come quelle relative alla sua contrarietà per l’arrivo dei profughi degli sbarchi libici in città visto che, chi li ha inviati è quel Ministro degli Interni Roberto Maroni, leghista doc come il Vicesindaco, firmatario dell’inutile Patto per Brescia sicura. Anziché riempire la cronaca di annunci vuoti di fatti, garantisca una buona amministrazione, Assessore alla Sicurezza in una città in cui i reati aumentano negli ultimi anni anziché diminuire”.