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Regionali Lombardia 2013

Lombardia: ora si è aperta la caccia ai voti di Giannino

Dopo le rivelazioni sul falso master a Chicago, tra Bersani e Maroni è iniziata la rincorsa ai voti degli elettori di Fermare il Declino

A meno di quattro giorni dal voto - dopo le dimissioni di Oscar Giannino in seguito alle rivelazioni sul falso master a Chicago - è scattata la caccia ai voti di 'Fare per fermare il declino' da parte dei due principali candidati alla presidenza della Regione Lombardia, Umberto Ambrosoli (Centrosinistra) e Roberto Maroni (Centrodestra), che guardano con attenzione anche al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

"I punti fondamentali della proposta di Giannino per la Regione Lombardia come la trasparenza, la meritocrazia e la liberazione del mondo della sanità dalla politica - ha spiegato Ambrosoli - sono i punti del nostro programma e gli elettori di quel movimento votando noi possono portarli al governo". E Roberto Maroni non ha perso tempo: "Mi rivolgo a quelli che volevano votare lui per i contenuti delle sue proposte. Dico che noi abbiamo contenuti, come liberalizzazioni, mercato e meno Stato, che sono sovrapponibili ai suoi: quindi votate Roberto Maroni".

Nella contesa si è inserito l'ex sindaco di Milano, il montiano Gabriele Albertini: "Lo schieramento più vicino agli elettori di Giannino non è quello di Berlusconi o di Bersani, ma è quello di Monti, che ha fatto della meritocrazia e della correttezza i valori fondanti". Ieri in piazza Duomo a Milano Beppe Grillo ha fatto il pieno e allora, visto che la vittoria si giocherà all'ultimo voto, Umberto Ambrosoli per primo ha chiesto ai grillini di votare per lui: "Spero che i cittadini del Movimento 5 Stelle possano comprendere che per portare alcune loro tematiche al governo della Regione devono votare Ambrosoli perché è l'unica alternativa a chi ci propone continuità".

Più 'soft' la richiesta di Maroni: "Penso che in Lombardia tutti i lombardi dovrebbero votare chi può governare questa regione e può riportarla in testa alle classifiche e chi ha dimostrato esperienza di governo, come il sottoscritto".

Tutti cercano i voti degli altri, ma la polemica è sempre dietro l'angolo per cui Albertini ha definito "mercato delle vacche" lo scouting nel Movimento 5 Stelle annunciato da Pierluigi Bersani e Maroni si è allineato: "Fare scouting significa compravendita di voti, compravendita di parlamentari: mi pare una cosa moralmente illecita da condannare". La replica di Ambrosoli è stata altrettanto secca: "Mi sembra che per quanto riguarda la compravendita di voti Pdl e Lega Nord siano esperti".

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