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Elezioni comunali 2013 Via Gerolamo Rovetta

Vendola per Del Bono e Fenaroli: «La destra non capisce le priorità di questa città»

Un folto gruppetto di sostenitore a seguire il comizio (bagnato) di Nichi Vendola in Piazza Rovetta, a meno di una settimana dalle amministrative. Sul palco con lui anche Emilio Del Bono e Marco Fenaroli

Non poteva cominciarlo diversamente il suo comizio, se non parlando di Cina e India, di Brasile ed Europa, forse in riferimento a quel suo definirsi ‘marxiano’, etichetta a cui ancora si sente legato, almeno “in principio di analisi”. Nichi Vendola è tornato a Brescia a meno di una settimana dalla tornata elettorale amministrativa, per ‘tirare la volata’ a Marco Fenaroli, ma soprattutto ad Emilio Del Bono, lo stesso giorno del comizio del ‘nemico’ Beppe Grillo a cui però, ammette, “non voglio fare alcuna concorrenza, tanto meno dal punto di vista dell’ugola”.

Poco prima il saluto di solidarietà ai lavoratori della MAC, ieri l’Iveco ha ufficialmente smontato presse e macchinari, poco dopo la frecciatina al Governo delle larghe intese, quasi una resa culturale per la sinistra italica, “assurda l’idea di salvare il Paese mettendosi con quelli che il Paese invece lo hanno affossato”. Sulla presunta ineleggibilità di Berlusconi tutti conoscono la sua opinione, “non credo che ci sia bisogno di complicate valutazioni giuridiche per sapere cosa ne penso”.

Povera Italia, continua Vendola, “un Paese che muore mentre un intero continente si suicida”, e ancora il riferimento alle politiche di austerità, all’assenza di un vero piano industriale. Ma la serata è soprattutto elettorale, sotto la fredda pioggia di maggio, e sul palco si alternano tutti i candidati della lista di Marco Fenaroli, poi sale anche lui, lo sconfitto alle primarie se la prende con Paroli e la destra che “non capiscono quali sono le uniche priorità per Brescia, la bonifica, il sociale, il lavoro”. Ancora sulla MAC, “una sconfitta pesante per la città e per la sua politica, il dramma della fabbrica più grande della Provincia abbandonata alle scelte altrui”.

Nichi Vendola a Brescia per le Comunali - © BresciaToday.it


Con un monito però, rivolto anche ai moderati, “non è più il tempo di mediare, noi siamo qui per lottare”. Il pubblico in fondo è dalla sua, e quando Emilio Del Bono viene annunciato come nuovo sindaco di Brescia là in mezzo c’è qualcuno che fa lo scaramantico, c’è pure qualcuno che si tocca. “Abbiamo il diritto e il dovere di fare quello che gli altri non hanno fatto in cinque anni – ha detto allora Del Bono – Tra i politicanti nascosti dietro ai muri e i cittadini c’è una distanza siderale”.

Ed eccoli i temi della campagna elettorale, l’inquinamento e la bonifica, i tagli al sociale “e poi le spese inutili come i cassonetti rosa”, i pasticci immobiliari “come la nuova sede della Polizia Locale, proprio qui dietro, costata due milioni di euro”, le delibere discriminatorie "disconosciute dalla magistratura locale e nazionale". La sfida è lanciata, di nuovo.

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