Bombardata di insulti su Facebook: "Tornatene in Africa". Ma è americana
Una storia che ha del grottesco: la candidata alle Regionali Rossella Jessita Mc Kinney, figlia di un generale americano e nata e cresciuta in Italia, è stata bombardata di insulti su Facebook
Insulti razzisti tra i più beceri e spregevoli, legati indissolubilmente al malsano feticcio del “diverso”, del colore della pelle: “Tornatene in Africa”, “Basta invasione”. Ne sono arrivati a decine, per fortuna ne sono arrivati a decine anche di solidarietà: sulla pagina Facebook della candidata alle Regionali Rossella Jessita Mc Kinney, nata e cresciuta in Italia (a Desenzano, dove ha vissuto fino a 13 anni e dove ha frequentato le scuole locali fino alle medie) e poi tornata in America, il Paese dove il padre (di colore) ha lavorato per decenni come ufficiale della Nato. Si rasenta il grottesco, quando il grido è quello di tornare in Africa, nei confronti di una donna (classe 1958) che ha cittadinanza italiana da sempre, e se mai le si potrebbe dire di tornare in America (dove ha abitato parecchio).
Adesso vive ad Acquafredda, da quattro anni, ma la sua storia politica è mantovana, candidata appunto per Obiettivo Lombardia (che sostiene Giorgio Gori) nei collegi mantovani: ha vissuto a Castiglione dagli anni ’80, è stata candidata sindaco in paese nel 2007, per una lista civica di sinistra. Tanta l’amarezza nello scorrere i commenti: “Ho quasi 60 anni, e una cosa così non mi era mai successa – ci racconta – e che mi fa riflettere in toto sulla nostra società, forse è proprio il sistema che non funziona. Non è un bell’esempio per i nostri giovani, non lo è nei confronti di nessun essere umano. Ora capisco come si sentiva mio padre, negli anni ’40, uomo di colore negli Stati Uniti”.
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