I valori dell'Occidente stretti in una mano insanguinata
Chissà quanti cuori infranti, tra gli ultras della superiorità morale dell'Occidente, nel vedere le allegre foto di gruppo tra il premier Mario Draghi e il dittatore Recep Erdogan. Sono bastati pochi sorrisi e strette di mano (e soprattutto accordi economici, strategici e militari), a far cadere in pochi istanti la menzogna – propagandata a reti unificate – di Europa e Stati Uniti regni del bene e custodi dei valori democratici, mentre alle porte incalzano le armate delle tenebre russe (ma presto sentiremo l'eco di quelle cinesi, c'è da scommetterci).
Visto che ci piace tanto difendere a spada tratta i valori di democrazia e libertà, alla Turchia abbiamo anche venduto per un pezzo di pane (il sì all'ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia) le sorti del popolo curdo, esimio esempio, in quella regione così martoriata, di democrazia partecipativa e di uguaglianza (ma uguaglianza vera) tra donne e uomini. Ora il caro amico Erdogan potrà continuare a massacrare in tutta serenità e, certo dell'impunità messa nera su bianco, alzerà ancor più l'asticella dell'orrore. Inoltre, sempre in un'ottica d'amore per i diritti umani, gli consegneremo qualche leader curdo fuggito all'estero; per i loro colli, sia ben chiaro, la forca è già stata lucidata.
Giornalisti ed esperti più o meno prezzolati, più o meno ottusi e di parte, più o meno stupidi: è sbalorditivo (e sconfortante) constatare in quanti siano convinti dell'esistenza di buoni e cattivi, innanzi alla contrapposizione tra gli interessi di opposti imperialismi, tramutando uno scontro egemonico in uno scontro di civiltà. La Russia trucida un popolo fratello, mandando a morire a migliaia i suoi figli. Stati Uniti ed Europa, dopo aver usato i curdi per combattere l'Isis, ora aprono loro le porte del mattatoio turco (un po' quello che sta avvenendo in Ucraina, dove combattono una guerra per procura). Viene in mente una canzone di De André: "Certo bisogna farne di strada (...) per diventare così coglioni, da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni".