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Cittadinanza onoraria a Segre, assessore abbandona il consiglio comunale

Polemiche al termine del consiglio comunale

Da martedì 21 marzo Liliana Segre, senatrice onoraria sopravvissuta alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, è cittadina onoraria di Desenzano. Così ha deciso il consiglio comunale riunitosi nei giorni scorsi. "Un atto politico con cui Desenzano dichiara la sua abiura ai fascismi di ieri e di oggi e chiede perdono per la sua smemoratezza riguardo ciò che accade tra il marzo del 1944 e quello del 1945  in cui nel nostro paese operò l’ispettorato della razza della Repubblica sociale, cabina di regia dell’Olocausto italiano", così lo ha definito la consigliera del Pd Maria Vittoria Papa, che ha presentato la mozione. 

Il consiglio è poi proseguito con la discussione degli altri punti all’ordine del giorno. Nessuna polemica, almeno fino al termine della seduta, quando è stata fatta notare la mancanza in aula, durante il conferimento della cittadinanza onoraria a Segre, dell'assessore alla cultura Pietro Avanzi. "Un comportamento deplorevole, che però non ci sorprende: Avanzi da sempre non partecipa al 25 aprile e non è nuovo a questo tipo di dimostrazioni", ha detto Miriam Fattori, presidente dell’Anpi.

"Dovevo rispondere a una email"

Avanzi, segretario della sezione di Desenzano di Fratelli d’Italia, parla di "carneficina mediatica" e di "polemica sterile" sollevata dall’Anpi. "Sono uscito dall’aula per rispondere ad una email urgente di lavoro - ci spiega al telefono - e quando sono rientrato, una decina di minuti più tardi, il consiglio stava già votando: mi sono seduto al banco e ho ascoltato la lettura del sindaco. Ci sono le registrazioni ufficiali della seduta, pubblicate sul portale del Comune, che lo testimoniano”.

"Mi sento doppiamente offeso - prosegue l’assessore - . Sia Fratelli d’Italia che il sottoscritto siamo stati favorevoli al conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre fin dal primo giorno in cui è stata presentata la mozione: non ci siamo mai opposti e non abbiamo mai avuto dubbi in merito, tanto che tutti i consiglieri di Fdi hanno votato a favore. Non avrei mai pensato di essere attaccato su un tema che mi tocca così da vicino come l'Olocausto: mia madre è tedesca e quelle pagine di storia sono un fardello pesantissimo che ci portiamo dietro da generazioni. Una ferita aperta che facciano fatica a superare".

"Polemica sterile"

Per quando riguarda la mancata partecipazione alle manifestazioni del 25 aprile: "Non posso essere sempre presente: ho un lavoro impegnativo e una famiglia. Non manco solo in quell’occasione ma anche, per esempio, alle celebrazioni del 2 Giugno. È una polemica sterile: invece di lasciarci alle spalle la guerra e le divisioni ci si attacca a qualsiasi cosa", conclude l’assessore. 

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