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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Concesio, l'ufficio tecnico e la Villa della discordia: «Soldi buttati»

La Lega Nord attacca la maggioranza, rea di aver speso (dopo Villa Carla) "altri 800mila euro per un immobile che non serve". Ma dall'opposizione la risposta di Carlo Rossi: "A conti fatti si risparmia davvero"

Il Comune di Concesio ha definitivamente archiviato il progetto di ampliamento dell’attuale sede del municipio, preferendo l’opzione di recupero di Villa Reggia, stabile residenziale di circa 800 metri quadrati a pochi passi dalle sedi comunali che, dopo dovuto controllo e dovuta ristrutturazione, dovrà dunque ospitare il nuovo ufficio tecnico. Una scelta che ha scatenato le ire della Lega Nord, partito d’opposizione in Consiglio Comunale, impegnata in una campagna in cui critica duramente le scelte della giunta capitanata da Stefano Retali: “Basta giocare a Monopoli – si legge nei volantini, distribuiti anche casa per casa – Dopo Villa Carla la storia si ripete, spesi altri 800mila euro per un immobile che non serve”. Un attacco successivamente ribadito dal segretario della Lega Nord Valtrompia, Matteo Micheli: “L’amministrazione ha pensato bene di replicare un investimento fallimentare, senza aver ancora preventivato le spese per trasformare un’abitazione in uffici e spazi pubblici, un immobile di ben 43 anni e che dovrebbe ospitare l’ufficio tecnico che già oggi si trova in una sede adeguata, a pochi metri da quella che si è voluta acquistare”.

Una spesa che il Comune, causa anche patto di stabilità, dovrebbe riuscire a scaglionare, quasi un pagamento a rate. Ma c’è chi parla di risparmio vero, e non solo tra le file della maggioranza: ce lo racconta Carlo Rossi, ex leghista e militante (ora consigliere d’opposizione ma indipendente) che con un po’ di amarezza ammette di aver lasciato le file del partito “dopo lo scandalo Belsito e Bossi, dopo 20 anni ho lasciato perdere tutto, non mi riconoscevo più nel movimento, mi sono sentito tradito”.

Ma su Villa Reggia? Dalla maggioranza suggeriscono che la scelta dell’acquisto dell’immobile permetterà di risparmiare quasi un milione di euro rispetto ai lavori di ampliamento del municipio già presente, dalla Lega il richiamo all’ordine e alla necessità di “valorizzare le strutture già di proprietà del Comune, come Villa Carla o le vecchie scuole medie di Via Rodolfo”. Villa Carla è un’altra storia, suggerisce Carlo Rossi, “chiaro che non mi hanno convinto un tempo e non mi hanno convinto neanche adesso, sarà difficile trovare i soldi per ristrutturarla, mi pare destinata a rimanere a lungo ferma e inutilizzata”. Per quanto riguarda la ‘nuova’ Reggia, continua Rossi, “sono invece convinto che si tratti di un’operazione valida, considerando soprattutto il tempo di crisi in cui ci troviamo. Si tratta di una proprietà privata già acquisita, e tra l’altro già ristrutturata dai vecchi proprietari, in cui verranno trasferiti in unico stabile tutte le funzioni dell’attuale ufficio tecnico. Insomma, a conti fatti si risparmia davvero”.  

Non che questo significhi piena e incondizionata fiducia nella maggioranza: “Mi sento ancora parte dell’opposizione, ma allo stesso tempo mi ritengo libero di votare quello che ritengo corretto. Ho apprezzato per esempio gli sforzi della giunta per l’adeguamento dell’IMU, e per la variazione di bilancio”. Un ormai ex leghista deluso ma che non trascende dai propri valori: “Mi sono sentito tradito, lo ripeto. Anni di volantinaggio, militanza e sacrifici, poi tutti quei milioni spariti, e la Lega che si è dimostrata uguale a tutti gli altri partiti. Speravo di poter vivere un partito diverso, lo abbiamo detto e ridetto, abbiamo predicato in un modo, abbiamo poi razzolato troppo”. Non è l’unico militante che ha lasciato il Carroccio: purtroppo pare che in Italia, a un certo momento, ci si accorga che la poltrona (e tutti i privilegi che da essa derivano), a Roma o Milano che sia, è davvero tanto comoda.

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