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Comizio di Berlusconi a Brescia, il Csm archivia la pratica

Le accuse ai giudici di Milano sono state una critica molto aspra, ma non hanno leso il loro prestigio

No alla tutela dei magistrati di Milano chiamati in causa da Silvio Berlusconi nel comizio di Brescia l'11 maggio scorso dopo la condanna in appello per i diritti tv Mediaset.

Confermando la richiesta del relatore Mariano Sciacca (Unicost), la prima commissione del Csm ha deciso oggi di archiviare la pratica a tutela, la cui apertura era stata sollecitata dai consiglieri di Area e di Magistratura Indipendente.

Il relatore aveva consegnato lo scorso 9 luglio agli altri componenti la delibera con la richiesta di archiviazione, ritenendo che il discorso di Berlusconi avesse sì i connotati di una critica molto aspra ma non della lesione del prestigio dei giudici di Milano e dell'intera magistratura, tale da determinare "un turbamento al regolare svolgimento o alla credibilità della funzione giudiziaria", così come richiede la nuova e più restrittiva disciplina sulle pratiche a tutela.

"Ogni persona che non sia accecata da faziosità politica - aveva detto Berlusconi a Brescia - può ben vedere che ci sono magistrati politicizzati accecati da pregiudizio e odio nei miei confronti".

Il Cav in città: irriducibili e contestazioni © Bresciatoday.it

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