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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

La manovra finanziaria 2011 non piace alla CGIL di Brescia

La Cgil di Brescia non condivide le scelte adottate dal governo in merito ai provvedimenti inseriti nella finanziaria 2011. Eccessivi i tagli per i finanziamenti destinati a Comuni e Regioni e ai servizi sociali

La manovra finanziaria 2011: per la CGIL di Brescia è "inaccettabile". Il giudizio della CGIL Brescia si basa su alcuni aspetti tra cui per primo le pensioni e la mancata rivalutazione  oltre i 2300 euro mensili per il 2012 e il 2013 e il tetto per quelle di fascia inferiore che sarà bloccato al 45%di quanto dovuto.

La Cgil di Brescia esprime un giudizio estremamente negativo anche sulla riforma fiscale poiché "non prevede la necessità di riorganizzare il nuovo fisco su diverse platee di reddito, rendendo più efficace ed equa l'azione redistributiva, ma nella manovra si predispone un aumento generalizzato dell'imposizione indiretta; non si rompe il legame tra profitti e ricchezze improduttive e parassitarie”.

Altro punto critico è la riduzione dei finanziamenti destinati ai Comuni e alle Regioni e la cancellazione del fondo nazionale per le politiche sociali, quello per i nidi, e  famiglie. 

"Per il quarto anno viene reiterato - dice la CGIL bresciano - il blocco dei salari dei lavoratori pubblici, producendo a regime una perdita di 250 € /mese per ciascun lavoratore.Neppure la sanità viene risparmiata. E’ inaccettabile che a pagare i costi della crisi vengano chiamati sempre i cittadini più deboli".

"In questa manovra, determinata dai parametri europei ma definita dalle scelte politiche di questo Governo, invece di guardare alle fasce più deboli e ai lavoratori si concentra ancora una volta sui tagli alla spesa sociale e al prelievo dalle tasche dei lavoratori e pensionati Di fronte a questa manovra la Cgil deve immediatamente mettere in campo tutte le iniziative di mobilitazione, compreso lo sciopero, per contrastare tale manovra".

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