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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Castel Mella

La tangentopoli bresciana di Castel Mella: confermate tre condanne

Scagionato l'assessore all'Urbanistica di Castel Mella, confermate le condanne per corruzione di Marco Rigosa, Andrea Piva e Antonio Tassone. Nel 2011 vennero spesi 22mila euro per 'liberare' la costruzione di un supermercato

Indagini che proseguono da più di due anni, e la conferma di tre condanne (su quattro) per la fumosa vicenda che nell’aprile del 2011 coinvolse due assessori di stampo leghista, di Castel Mella e Rodengo Saiano, poi sospesi dal partito, e due professionisti della Provincia, un geometra anch’egli di Rodengo Saiano e un imprenditore di Lumezzane.

Un presunto giro di mazzette, per quella che venne appositamente definita “la tangentopoli bresciana”, un’improvvisa accelerazione (a seguito di un versamento di una quota di circa 22mila euro) sulla costruzione di un supermercato nella frazione di Onzato: il coinvolgimento di persone legate alle istituzioni, anche se i Comuni risultarono estranei alla vicenda, avrebbe permesso il realizzarsi della trasformazione urbanistica necessaria.

Ad oggi l’unica persona completamente scagionata è Mauro Galeazzi, all’epoca assessore all’Urbanistica e al Commercio del Comune di Castel Mella. Confermate invece le condanne per gli altri tre, Antonio Tassone (68 anni, imprenditore), Andrea Piva (36 anni, geometra) e Marco Rigosa (45 anni, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Castel Mella nonché assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rodengo Saiano).

Tra le parti lese anche lo stesso Comune di Castel Mella che, come previsto dall'iter processuale, dovrebbe ricevere un indennizzo nell’ordine dei 50mila euro.

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