Campo nomadi a Desenzano: alla Cà del Diaol «situazione insostenibile»
Il consigliere Paolo Abate attacca sugli accampamenti abusivi del Monte Corno: "Situazione di illegalità e allarme igienico sanitario non più sostenibili". La soluzione? Scavare dei fossati
Polemiche ancora accese a seguito dell’interrogazione presentata in Consiglio Comunale a Desenzano del Garda dal consigliere d’opposizione Paolo Abate relativa alla questione degli accampamenti nomadi nei pressi del Monte Corno, in località Cà del Diaol.
“Da mesi l’intera zona è occupata da un crescente numero di accampamenti abusivi – spiega Abate – che creano una situazione di illegalità e un allarme igienico sanitario non più sostenibile per una zona frequentata da turisti e cicloamatori, in un contesto naturalistico e paesaggistico dove si può godere uno splendido panorama”.
Lungo la strada sterrata che comincia in Viale Andreis si vedono tende e roulotte, una macchina abbandonata, rottami di biciclette e altra ferraglia. “Sono accampamenti abusivi – continua Abate – e chiediamo che l’amministrazione comunale provveda allo sgombero”.
Una soluzione accettabile, spiega, potrebbe essere quella di “un accordo con i proprietari dei fondi dei terreni per realizzare dei fossati in modo di impedirne l’accesso”. In attesa di una replica qualcuno dal web sorride alla proposta ‘medievale’: “Mettiamoci anche un ponte levatoio”.