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Strage di piazza Loggia: "Non basta ricordare, chiediamo giustizia!"

In migliaia in piazza a Brescia per il 41esimo anniversario della strage

BRESCIA. Per non dimenticare, certo. Ma, soprattutto,  per chiedere ad alta voce che giustizia sia fatta. Alle 10.12 di giovedì mattina la città si è data appuntamento in Piazza della  Loggia. Chi, il 28 maggio del 1974, presente all’esplosione della bomba. Chi  ne conserva i lividi ed i ricordi, chi quel giorno ha perso un familiare, un professore, un collega, un amico. E poi i giovani. Gli studenti che vivono quei momenti attraverso i ricordi di genitori e nonni, le parole dei libri di scuola. Commozione e commemorazione.  

I nomi di Giulietta Livia, Alberto, Clementina, Euplo, Luigi, Bartolomeo, Vittorio, le vittime della strage, vengono ricordati da 8 rintocchi e da un minuto di silenzio, oltre a essere ripetuti più volte dal palco allestito dove scoppiò l'ordigno. A pronunciarli sono lo studente Luca Facciano, Margherita Asta (figlia della vittima della mafia Barbara Asta) ed Elena Lattuada, della Cgil Lombardia.

Strage piazza Loggia: 41° anniversario © Bresciatoday.it


Ricordare per non dimenticare la profonda ferita bresciana, ma anche le stragi di mafia e tutte quelle per cui si attende ancora una verità processuale. "Non basta ricordare i morti e i feriti - tuona Margherita Asta dal palco - questa è una piazza che chiede giustizia, che venga ricostruito ciò che è accaduto, che vengano stabilite le responsabilità politiche e sociali dei singoli".

Piazza Loggia è un turbine di parole, ma anche di fiori. Quelli lasciati sotto la stele commemorativa, accanto ai quali il monitor di un pc rimanda le immagini di quel giorno. Ma anche il muro di fiori composto dal consiglio comunale dei ragazzi. Memoria e riflessione. Cosa significa libertà d'espressione? A chiederlo a tutti i presenti sono gli alunni della classe prima B dell'istituto Olivieri. Le risposte, scritte su dei Post-it, sono appese in bella vista ai  lampioni della piazza.

Poco prima delle 11 cala nuovamente il silenzio. Arriva il corteo antifascista e antagonista, la tappa finale della contro manifestazione indetta dal Magazzino 47 è infatti il luogo della strage. Al grido di "Brescia, Bologna, Piazza Fontana, mano fascista regia democristiana”, i giovani volti degli antagonisti fanno il loro ingresso, si dirigono sotto il palco e levano i pugni al cielo.

Il giorno della memoria prosegue con  l’inaugurazione di otto formelle, tra cui una dedicata alla strage di Charlie Hebdo e l’incontro  con gli studenti in San Barnaba su “Storia, memoria, impegno civile” con lo storico De Luna. Nel pomeriggio, alle 15, sempre in San Barnaba, sarà  presentato il libro “Alberto Trebeschi. Una questione scientifica”. Infine, alle 20.45, nella chiesa di San Francesco, il concerto in memoria delle vittime a cura della Filarmonica del Festival.  

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