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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Corso Giuseppe Garibaldi

Bar nell’ex farmacia Caponati, Del Bono: “Strumentalizzazione politica” 

Il sindaco di Brescia ha radunato la stampa per chiarire il caso dell'ex farmacia Caponati, ora affittata ad un cittadino Pakistano, che avrebbe intenzione di realizzare un bar nei locali al civico 19 di via Garibaldi. Per la Loggia è tutto in regola

BRESCIA. Mettere a tacere le polemiche e fornire alla cittadinanza una corretta informazione. Con questi propositi il sindaco di Brescia, Emilio del Bono, ha radunato la stampa locale. A far discutere, anche oltre i confini provinciali, è il caso dell’ex farmacia Caponati. La decisione dell’ex proprietario di affittare i locali ad un imprenditore pakistano non è proprio andata giù ai condomini del palazzo, che sono insorti. L’amministratore Domenico Positano ha persino sporto denuncia ai carabinieri e organizzato una raccolta  firme. A spalleggiare i condomini sono gli esponenti provinciali della Lega, che nei giorni scorsi hanno pure organizzato un sit-in di protesta davanti alle vetrine dell’ex farmacia.

Ma la Loggia respinge ogni accusa al mittente. In primo luogo in quei locali non aprirà nessuna kebabberia, casomai un bar. Agli esponenti del carroccio, che chiedono di stoppare la proliferazione dei negozi etnici nel centro storico,  Del Bono risponde così: “ Nessun Pgt può impedire l’apertura di un bar. Questa vicenda è stata strumentalizzata politicamente e si è tentato di scaricare sul Comune le questioni tra privati.”

Insomma, l'amministrazione comunale non ha nessuna ragione di bloccare i lavori di ristrutturazione avviati dal nuovo inquilino. In primo luogo perché non è stata riscontrata alcuna irregolarità:  “Sono state effettuate tre ispezioni da parte della Polizia locale e due sopralluoghi dai tecnici incaricati dal Comune e non sono state riscontrate violazioni . Non ci sono lavoratori in nero e l’impresa che è stata  incaricata di eseguire le opere è regolarmente iscritta alla camera di commercio.” ha spiegato Del Bono.

Inoltre, non esisterebbe nessun vincolo diretto sull’immobile, ne tantomeno alcun affresco del ‘700. L’unico vincolo esistente, a quanto riferisce Palazzo Loggia, è quello di non costruire opere che possano danneggiare la vicina chiesa di SanCarlino e il  palazzo Bargnani. L’unico obbligo per il nuovo locatario è  quello di mantenere intatte l’insegna, la vetrina e la facciata dell’ex farmacia, che, infatti, non sono state toccate.

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