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Politica Piazza del Duomo

Il Cavaliere di lotta e di governo chiama la piazza anti-pm. Iniziano le contestazioni

Oggi alle 18 il comizio del leader Pdl in piazza Duomo, contro "la guerra dei vent'anni" della giustizia "politicizzata": "Ma il governo Letta non è a rischio"

Il Berlusconi 'di governo' non ferma il Cavaliere 'di lotta' che di fronte all'accerchiamento 'giudiziario' chiama la piazza contro quelle toghe che - dice - "vogliono farmi fuori politicamente". Preso nella morsa dei processi (dopo la conferma della condanna per i diritti Tv e la richiesta di rinvio a giudizio sulla presunta compravendita dei parlamentari si avvicina il giudizio sul caso Ruby), Silvio Berlusconi contrattacca appellandosi al 'giudizio' popolare della piazza. E oggi Brescia è pronta a dargli soddisfazione accogliendolo insieme alla truppa 'non governativa' del Pdl.

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si mobilitano su Facebook contro Berlusconi

Verrà infatti rispettato il principio del 'doppio binario' e - come ha assicurato il Cavaliere - il "senso di responsabilità" terrà al riparo il governo. Non ci sanno né Angelino Alfano né gli altri ministri del centrodestra che però dietro le quinte tifano per il loro leader. Anche oggi nel Pdl hanno garantito: il governo non rischia, non cadrà a causa della manifestazione; e così pure Renato Brunetta: "Se il governo cadrà non sarà per colpa del Pdl ma semmai della sinistra", ha assicurato.

D'altra parte giovedì sera nella sua offensiva mediatica anti-Pm, Berlusconi lo ha ripetuto infinite volte: l'esecutivo di Letta non ha nulla di cui preoccuparsi, non verrà neanche sfiorato dalla guerra ingaggiata contro le toghe 'politicizzate'. Rassicurazioni che però non hanno impedito quel cortocircuito denunciato dal viceministro dell'Interno, il Democrat Filippo Bubbico.

"Chi ha responsabilità di governo non può scendere in piazza contro un altro potere dello Stato, ma deve per primo essere esempio di equilibrio e coerenza", ha attaccato l'esponente Pd spiegando che in questo "passaggio molto delicato" della nostra vita politica e istituzionale "non si sente il bisogno di creare ulteriori lacerazioni mettendo in discussione l'operato della magistratura". Per il viceministro "tutte le forze politiche hanno in questo momento la responsabilità di creare un clima di confronto e collaborazione costruttiva".

Ma il Pdl tira dritto e prepara anche un bis (per lunedì) del sit-in davanti al Tribunale di Milano in concomitanza con la requisitoria sul processo Ruby. E per la vigilia (domenica sera), è fissata la 'fase due' della offensiva mediatica: uno speciale su Canale 5 in prima serata dal titolo 'La guerra dei vent'anni: Ruby, ultimo atto'.

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Intanto, fuori dal palazzo di Giustizia, questa mattina c'è stata una prima contestazione contro il Cav organizzata da Libertà e Giustizia, che ha scelto il tribunale cittadino per ribadire sostegno a giudici e pm. Presenti anche alcuni politici locali,  Emilio Del Bono, Marco Fenaroli e il portavoce al senato del M5S Vito Crimi, contestato da alcuni cittadini con l'accusa di aver resuscitato Berlusconi, permettendogli di tornare al governo. Altre contestazioni sono state organizzate in città grazie a Facebook nel corso del pomeriggio.

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