Arcigay: "Lago di Garda località omofoba, meglio non andare"
Una lettera inviata dall'Arcigay di Brescia a tutti i movimenti omosessuali d'Italia e d'Europa, in cui si invitano i turisti a boicottare il lago di Garda perché omofobo. Il motivo? Le Sentinelle in Piedi
Certo una ‘boutade’ che ha fatto scalpore. Un invito lanciato a tutti i gay d’Italia (e d’Europa) che avrebbero l’intenzione di soggiornare sul lago di Garda, e soprattutto a Desenzano e Salò. “Meglio che non ci andiate, sono due località omofobe”. Parole non proprio testuali, ma il succo è quello. “Un’iniziativa molto forte e che riceverà molte critiche – dicono infatti dall’Arcigay di Brescia – ma che diventa necessaria per il grave clima di discriminazione che si è creato nei nostri confronti, con attacchi ai nostri diritti e alla nostra dignità”.
Il riferimento è alla doppia manifestazione delle Sentinelle in Piedi – tra l’altro ne è prevista una pure in città, ma con contromanifestazione della ‘Brescia Meticcia’ – che andranno in scena questo weekend, e proprio a Desenzano e a Salò. Le Sentinelle altro non sono che un movimento di cattolici – che qualcuno, a torto o ragione, ha definito come “integralisti” – che difendono la famiglia tradizionale, e si schierano nelle piazze, in silenzio, ‘armati’ di libri su cui ‘puntano’ gli occhi, senza dire una parola.
Il mese scorso erano ‘sbarcate’ a Salò, dove avevano radunato ben 250 persone. Meno partecipata la manifestazione organizzata la scorsa estate a Desenzano, dove in Piazza Garibaldi erano forse poco più di un centinaio. Ma ora si replica, sabato 23 e domenica 24. E la reazione dell’Arcigay non si è fatta attendere.
Certo non mancano le polemiche. Il sindaco di Desenzano Rosa Leso – e di contraltare il comandante della Polizia Locale, Carlalberto Presicci – ricordano all’Arcigay di Brescia che “non spetta al Comune autorizzare le manifestazioni, quanto piuttosto alla Questura. Ma comunque il diritto di manifestare – che siano i No Tav, le Sentinelle in Piedi o qualsiasi partito politico – è sancito dalla Costituzione”.
Dall’iniziativa dell’Arcigay si smarca anche il circolo del Basso Garda di Sinistra Ecologia e Libertà. Il coordinatore Igor Bulgarini infatti si schiera apertamente con le battaglie in difesa dei diritti civili del ‘partito’ degli omosessuali, ma contesta il metodo dell’ultima iniziativa, giudicata controproducente.