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"Mandateli nei campi di concentramento". E al vicesindaco scappa un "like"

Polemiche politiche da Brescia a Roma: l'ex candidata sindaco al Campidoglio Giorgia Meloni attacca la vicesindaco di Brescia Laura Castelletti. Galeotto fu un post, o meglio un like

"La scorsa settimana Laura Castelletti, vicesindaco e assessore alla Cultura di Brescia, ha definito omofobo chi non condivide la nuova legge sulle unioni civili voluta dal Governo Renzi. In occasione della protesta dei ragazzi di Gioventù Nazionale ha dato il peggio di sè, condividendo sui social network la posizione di chi auspicava addirittura i campi di concentramento per chi la pensa in modo differente da lei".

Così Giorgia Meloni, candidata sindaco a Roma per Fratelli d'Italia, sulla propria pagina Facebook. La polemica si trascina da qualche giorno: il vicesindaco Castelletti avrebbe definito "omofobi" gli appartenenti all'area vasta di Forza Nuova, in Loggia i giovani di Gioventù Nazionale si sono presentati con uno striscione, "Omofobi ci etichetti, Castelletti ora dimettiti".

E non è finita, su Facebook: Castelletti, con ironia, sulla sua pagina ha pubblicato la foto dei (pochi) manifestanti di destra, accompagnata da un "L'esordio è di #ForzeNuove all'ingresso della Loggia", con riferimento alle polemiche inevitabili del consiglio comunale in arrivo.

Tra i commenti alla fotografia anche un "Sono orribili, bisognerebbe metterli a Bergen Belsen", un campo di concentramento nazista. E alla Castelletti sarebbe scappato un "like". Ed è scoppiato il finimondo: "Hanno il coraggio di chiamarsi democratici - ha scritto ancora Meloni - e questa hanno il coraggio di chiamarla tolleranza".

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