Alcuni scatti di Matteo Biatta, il fotografo bresciano che ha sfidato l'ebola
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26 aprile 2016 01:11
Ibrahim Sesay, 22 anni, ha sofferto d’Ebola per due settimane. Ha perso il padre, la madre, tre fratelli, due sorelle e due madri adottiveFoto da:
Alcuni scatti di Matteo Biatta, il fotografo bresciano che ha sfidato l'ebolaIsatu Kamara, 16 anni: ha sofferto d’Ebola un mese e mezzo. E’ stata la prima paziente ammessa e dimessa all’Ebola Treatment CenterFoto da:
Alcuni scatti di Matteo Biatta, il fotografo bresciano che ha sfidato l'ebolaUn addetto a trasporto delle salmeFoto da:
Alcuni scatti di Matteo Biatta, il fotografo bresciano che ha sfidato l'ebolaBidoni d’acqua con disinfettante nelle corsi dell'ospedale Saint Joh Of God. L’obbligo è quello di disinfettarsi prima di toccarsi il viso e la regola ferrea, per tutti, è quella di non toccare nessuno.Foto da:
Alcuni scatti di Matteo Biatta, il fotografo bresciano che ha sfidato l'ebolaBidoni con acqua clorataFoto da:
Alcuni scatti di Matteo Biatta, il fotografo bresciano che ha sfidato l'ebolaSaffiatu Fofanah- È sopravvissuta all'ebola, ma ha perso 9 figli e il maritoFoto da:
Alcuni scatti di Matteo Biatta, il fotografo bresciano che ha sfidato l'ebolaAdama lava i pavimenti dell'ospedale per 7 ore consecutive, tutti i giorni.Da quando c’è stata l’epidemia è obbligata a lavorare vestita così per evitare ogni possibile contagio.Foto da:
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