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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Università di Brescia: scoperta la molecola che inibisce il mieloma multiplo

Uno studio coordinato dall'Università di Brescia (coinvolgendo altri gruppi di ricerca) ha svelato la capacità della molecola NSC12 di inibire la crescita del mieloma multiplo

E' bresciana la scoperta della molecola NSC12 in grado di inibire la crescita e l'attività metastatica delle cellule di mieloma multiplo. I risultati dello studio, diretto dall'Università degli Studi di Brescia (con i finanziamenti di Airc Fondazione per la Ricerca sul Cancro e di Fondazione Cariplo) sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Cancer Resarch, che alla ricerca dedica la copertina di giugno. Lo studio ha coinvolto il Dipartimento di Medicina molecolare e traslazionale dell'università, coordinato dalla dottoressa Arianna Giacomini e dal professor Roberto Ronca.

Come detto, grazie ai risultati raggiunti in laboratorio è stato possibile svelare il ruolo fondamentale della molecola NCS12 nell'inibire un importante fattore di crescita coinvolto nell'attività metastatica delle cellule tumorali di mieloma multiplo. 

Una vasta collaborazione italiana

Oltre all'università, hanno collaborato al progetto numerosi gruppi di ricerca: il laboratorio CREA degli Spedali Civili di Brescia, diretto dal Dott. Aldo Roccaro, il laboratorio della prof. Annamaria Cattaneo dell’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia, il laboratorio del prof. Carmelo Carlo-Stella presso il Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’Istituto Clinico Humanitas di Milano e il laboratorio del prof. Marco Mor presso il Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università degli Studi di Parma.

Cos'è il mieloma multiplo

Dopo le leucemie, il mieloma multiplo è il secondo tumore del sangue più frequente spesso incurabile a causa della sua resistenza alle attuali terapie farmacologiche ed alla sua capacità di dare origini a metastasi ossee. La ricerca dimostra la capacità della molecola NSC12 di inibire l’attività del fattore di crescita FGF, responsabile della crescita e dell’attività metastatica delle cellule di mieloma multiplo, e conseguentemente di indurre il suicidio (“apoptosi”) delle stesse cellule tumorali, determinando così il rallentamento della crescita del tumore e l’inibizione della sua capacità di originare metastasi in modelli preclinici.

I risultati della ricerca bresciana

“I risultati – spiegano Giacomini e Ronca, i principali autori dello studio – dimostrano che la molecola NSC12 è in grado di indurre apoptosi in cellule tumorali isolate dal midollo osseo di pazienti affetti da mieloma multiplo che non sono più in grado di rispondere al farmaco bortezomib, comunemente usato nella terapia di tale neoplasia. NSC12 potrebbe quindi permettere l’identificazione di nuovi farmaci in grado di bloccare la crescita del mieloma multiplo anche in quei pazienti che non rispondono o hanno sviluppato resistenza ai trattamenti farmacologici attualmente in uso nella pratica clinica”.

In conclusione, questi risultati sostengono l'ipotesi che la molecola NSC12, tra l'altro già originariamente identificata nello stesso laboratorio del Dipartimento dal prof. Marco Presta, possa rappresentare “un approccio terapeutico per i pazienti affetti da mieloma multiplo con prognosi severa e stadio avanzato della malattia”.

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