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Agevolazioni fiscali per studenti fuori sede: tutto quello che c’è da sapere

Fino a 500 euro di detrazioni per gli studenti fuori città: la normativa di riferimento, i modelli da presentare, i centri di assistenza a cui rivolgersi a Brescia

Buono a sapersi, per chi non lo sapeva: anche per i ragazzi bresciani che da qui a pochi mesi si preparano alla prima grande “trasferta” dalla loro vita, l’avventura universitaria lontano da casa. Gli studenti universitari che studiano e vivono fuori Brescia hanno infatti diritto a precise agevolazioni fiscali per quel che riguarda l’affitto di casa, sia da soli che in coabitazione con altri coinquilini. Purché sia regolare, sia chiaro: mai accettare di pagare l’affitto in nero. Oltre a essere illegale, è una delle (tante) piaghe dell’Italia che non funziona, quella dei 120 miliardi di euro (almeno) di evasione fiscale l’anno.

La normativa di riferimento

La detrazione dell’affitto per gli studenti fuori sede può essere portata in detrazione nel modello 730, per la dichiarazione dei redditi. Nel dettaglio, la detrazione consente il rimborso del 19% del canone corrisposto nell’anno precedente la dichiarazione (quindi gli affitti del 2018 per la dichiarazione del 2019, quelli del 2019 per la dichiarazione del 2020, e così via) in qualsiasi caso: anche nell’alloggio in strutture convenzionate come enti per il diritto allo studio, collegi universitari e altri, e anche quando si tratta di studio all’estero.

La detrazione

A livello economico, la detrazione all’affitto per gli studenti fuori sede è ammessa entro il limite di 2.633 euro, che equivalgono a poco meno di 220 euro al mese. Nota bene: l’importo massimo che sarà possibile chiedere a rimborso, e comunque pari al 19% della spesa, non supera i 500 euro tondi tondi. Come detto, la detrazione va richiesta compilando il modulo 730, per quello che a tutti gli effetti è un rimborso Irpef. 

Ci sono poi dei requisiti da rispettare: ad esempio il fatto che la casa presa in affitto sia nello stesso Comune dove si frequenta l’università. E ancora, tra le novità inserite nella Legge di bilancio dello scorso anno, la possibilità di richiedere il rimborso anche se la casa in affitto si trova nella stessa provincia di residenza, comunque a non meno di 100 chilometri di distanza (che diventano 50 in caso di studenti residenti in zone montane o disagiate).

Le possibilità di rimborso

Le agevolazioni fiscali si riferiscono a qualsiasi università o facoltà, senza alcun limite. Ma si estendono anche agli Istituti tecnici superiori, la nuova sperimentazione avviata proprio negli ultimi mesi, e per i conservatori di musica e gli istituti musicali cosiddetti “pareggiati”. Niente detrazioni invece per i dottorati di ricerca, i corsi di specializzazione e i master, universitari e non.

A chi rivolgersi

Certo non è facile districarsi, né tantomeno sbagliare. Come in tutte le dichiarazioni dei redditi. Meglio dunque rivolgersi a chi ne sa, o lo fa di mestiere, che sia un commercialista o un Centro di assistenza fiscale (Caaf). Sul tema il Comune di Brescia offre un elenco aggiornato dei centri di assistenza riconosciuti, utili per tutte le tipologie di assistenza fiscale. Eccone alcuni tra i più importanti.

  • Acli Via Spalto San Marco 37 caf@aclibresciane.it 030 2409883
  • Uil Caf Lombardia Centro Servizi Via Vantini brescia@cafuil.bs.it 030 280443
  • CGIL Via Fratelli Folonari caaf@cgil.lombardia.it 030 3751882
  • Cisl Via Ventura Fenarolo 11 sicil.srl@legalmail.it 030 38444720
  • Mcl Corso Garibaldi 29 direzionegenerale@cafmcl.it 030 49492
  • Ugl Via Divisione Tridentina 54 amministrazionecafbs@libero.it 030 2423332

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