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Brescia: il nuovo Centro di ricerca universitario intitolato ad Alessandra Bono

Presentato a Brescia il nuovo Centro di ricerca universitario intitolato ad Alessandra Bono, morta a soli 44 anni dopo aver lottato a lungo con il cancro

E' stato presentato nell'ateneo di Brescia il nuovo Centro di ricerca universitario intitolato ad Alessandra Bono: si occuperà di studiare l'outcome a lungo termine nei pazienti che sopravvivono a malattie critiche. L'acronimo del nuovo centro è Loto, ovvero Long Term Outcome: è ispirato al celebre fiore che con la sua forza emergenze dal fango per mostrarsi in tutta la sua bellezza, il miglior augurio possibile per chi deve riemergere dall'esperienza drammatica della malattia critica.

Il centro trae le sue origini dal progetto “La vita dopo la terapia intensiva”, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Alessandra Bono e l'Asst Spedali Civili di Brescia: un programma di follow-up clinico la cui missione è di accogliere e supportare il bisogno di cura dei pazienti sopravvissuti alla terapia intensiva. Il piano, nato in seguito all’emergenza Covid-19, conferma ancora una volta l’impegno di solidarietà sociale e di beneficenza della Fondazione Alessandra Bono il cui obiettivo principale è quello di “sostenere la ricerca medica quale alleata imprescindibile nella lotta alla malattia e quale fonte di speranza per i malati e le loro famiglie”.

Terapia intensiva e follow-up

“Il ricovero in terapia intensiva è un evento traumatico, non solo per il paziente, ma anche per la famiglia sia nella fase acuta di malattia che dopo la dimissione – fa sapere il prof. Nicola Latronico, responsabile del progetto – I pazienti dimessi sono soggetti a disabilità residue e complicanze, come la perdita di massa e forza muscolare, complicanze neuro-psicologiche, dolore ed altre condizioni patologiche che possono persistere per mesi, anni e forse indefinitamente dopo la dimissione dall’Ospedale. Per questa ragione è importante identificare i soggetti a rischio e predisporre tutte le misure idonee a ridurre rischi e complicanze gravi e a lungo termine. Le cause di tali complicanze sono spesso sconosciute e non sono disponibili trattamenti specifici per la loro prevenzione o la cura: la necessità della ricerca nel settore rappresenta quindi una priorità assoluta”.

Il progetto di ricerca

Il progetto prevede che i pazienti siano seguiti in tutto il decorso ospedaliero e valutati ripetutamente fino alla dimissione. Già durante il ricovero in terapia intensiva vengono informati, insieme alle famiglie, della “Sindrome post-terapia intensiva”: una volta usciti, ricevono invece le istruzioni necessarie per accedere ai controlli ambulatoriali che prevedono un follow-up tramite dei test per la valutazione delle funzioni fisiche, cognitive e mentali. Il protocollo prevede che i pazienti siano seguiti già a partire dai 3 mesi dalla dimissione e per un periodo della durata fino a 5 anni. I dati dei pazienti, raccolti in un database dedicato, saranno utili sia per l’informatizzazione a scopi clinici sia per studi di ricerca.

La battaglia di Alessandra Bono

Il centro di ricerca, come detto, sarà intitolato ad Alessandra Bono. Giovane laureata alla facoltà di Ingegneria civile di Brescia, si è impeganta nel suo lavoro quotidiano e nel sociale, fino a quando la malattia non lo ha reso impossibile. La straordinarietà di Alessandra è testimoniata da tutte le persone che l’hanno conosciuta e anche solo incontrata. Nei difficili anni della sua battaglia è stata di esempio a tutti, insegnando, con estrema dolcezza e forza al tempo stesso, che la vita va vissuta appieno fino alla fine, e, soprattutto, che la nostra vita è quale la rendono i nostri pensieri. 

In un mondo abituato alla straordinarietà delle imprese da copertina, Alessandra ha cambiato, sottovoce, la vita di molte persone e continua a farlo sostenendo importanti progetti di ricerca scientifica, attraverso la Fondazione che porta il suo nome. La sua battaglia è terminata il 10 giugno del 2016: è morta a 44 anni dopo una battaglia (contro il cancro) durata più di un decennio.

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