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Corsi di Formazione

Il marmo di Botticino, da Brescia agli States: nasce la Summer Marble School

Progetto al via già da quest'estate: il marmo di Botticino vola oltreoceano

Conoscere, lavorare, vivere il Botticino: dalla nuova collaborazione tra Accademia di Belle Arti Laba, Florence Academy of Art (istituzione universitaria americana presente anche in Italia) e Scuola delle Art e della Formazione professionale Rodolfo Vantini di Rezzato ha preso forma un progetto che pone al centro il territorio bresciano e una delle sue grandi eccellenze – il marmo di Botticino – per proiettarla oltre confine. 

La Summer Marble School

Questa è la Summer Marble School, percorso formativo-culturale della durata di 124 ore suddiviso in un percorso tecnico-pratico di lavorazione del marmo di Botticino che si svolgerà nel laboratorio di scultura della Scuola Vantini (80 ore) e un percorso culturale che condurrà i partecipanti sui luoghi del territorio dove il Botticino e protagonista (altre 40 ore). La Summer Marble School delinea così un percorso inedito (e all'avanguardia), dedicato proprio alla lavorazione del marmo e contestualizzato nei luoghi storicamente ad essa vocati: l'obiettivo, anche in prospettiva di Brescia e Bergamo capitali della Cultura, è instaurare un dialogo didattico con gli Stati Uniti e intercettare centinaia di studenti americani attraverso la “cultura del marmo”.

Gli obiettivi del corso

Si parte già quest'estate. L'obiettivo del corso-percorso è fornire la competenze teoriche e pratiche per lo sviluppo di una “poetica individuale” legata alla lavorazione artistica di pietra e marmo. Le ore di laboratorio saranno finalizzate all'acquisizione di competenze e autonomia nel pensare e realizzare un lavoro in marmo, anche attraverso lo sviluppo di temi e processi che coinvolgano gli studenti nel “fare”, e che permetta a ognuno di loro di intraprendere un percorso di autonomia per la realizzazione di una propria opera d'arte in marmo di Botticino.

Le lezioni mirano a introdurre gli studenti alla lavorazione artistica delle pietre e del marmo – dall'idea al disegno alle pratiche per intagliare, levigare e lucidare i marmi – con un'impronta prevalentemente tecnica, sebbene non mancheranno aspetti teorici legati alla storia della scultura e allo studio delle tecniche di intaglio e lavorazione dei litoidi, dalla preistoria ai giorni nostri. Gli studenti, infine, avranno la possibilità (sulla base di un proprio bozzetto) di realizzare un'opera utilizzando il marmo di Botticino.

Il marmo di Botticino

Il bacino del marmo di Botticino si estende su una superficie territoriale di 3800 ettari nella quale sono presenti 23 ambiti estrattivi con 75 cave attive, gestite da 50 aziende che cavano marmi (prevalentemente Botticino); siamo in presenza di un vero e proprio distretto del marmo che è il secondo in Italia dopo Carrara. Nel distretto del marmo bresciano operano circa 240 aziende di cui 50 impegnate prevalentemente nell’attività estrattiva, 150 in quella della lavorazione, modellatura e finitura delle pietre naturali e 40 in quelle del commercio all’ingrosso: 1.700 sono gli occupati nel comparto e circa il 90% della produzione è esportata verso mercati esteri in particolari Paesi del Nord Africa, l’India e l’Estremo Oriente. Le dinamiche economiche, culturali e sociali di questo territorio ruotano dunque attorno alla primaria risorsa esistente, il marmo Botticino, contribuendo alla nascita di una cultura della pietra che oltre a generare una fiorente economia, ha permesso lo sviluppo di una forte identità locale. Infatti, la storia di Brescia e della sua pietra cammina di pari passo con l’evolversi dell’arte e del vivere civile: piazze, strade, palazzi, chiese, monumenti e opere d’arte sono state portate a termine da generazioni di cavatori, tagliapietre, scalpellini, scultori, artisti ed architetti che, di padre in figlio, si sono trasmessi questa antica arte che convive con la modernità.

Tuttavia, l’impiego del marmo Botticino non si è mai limitato unicamente alla grande edilizia cittadina pubblica e privata, ma ha favorito nei secoli anche l’organizzazione di botteghe e laboratori specializzati nell’intaglio ornamentale, nell’incisione e nella statuaria, contribuendo alla nascita di know-how, storia e tradizioni che oggi si manifestano nell’Heritage di questi luoghi. Un patrimonio che oggi è anche oggetto di studio, e attrazione turistica.

Le scuole coinvolte

Sono tre gli istituti coinvolti nel progetto. In primis, la Laba: l'Accademia di Belle Arti è la più giovane dei tre (ma vanta già 20 anni di storia e più di 3mila studenti diplomati), attrezzata con 3 campus a Brescia e 4 sedi in Italia, 8 corsi triennali e 8 biennali. E' inserita nel comparto universitario come Istituto di Alta formazione artistica: rilascia diplomi riconosciuti dal Ministero dell'Università e della Ricerca. 

La Florence Academy Art di Firenze è stata fondata nel 1991 da Daniel Graves con una manciata di studenti, in un piccolo studio nei giardini di un palazzo fiorentino. Oggi la scuola ha sede in un'ex dogana di 35mila metri quadrati, appena fuori dal centro cittadino, a pochi passi dal fiume Arno e dai monumenti della città. Nel 2007 l'accademia ha aperto una sede distaccata in Svezia, nel 2020 ha inaugurato il Master of Arts in Studio Art. Infine, la Scuola Vantini: la più longeva, istituita nel lontanissimo 1839 dallo stesso Rodolfo Vantini, architetto neoclassico dai molteplici interessi, scomparso nel 1856. E' da allora che la Scuola propone percorsi di arte e scultura “finalizzati alla riscoperta artistica della lavorazione del marmo di Botticino all'interno del distretto della pietra bresciana, al fine di favorire il collegamento tra arte e opportunità professionali”.

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