Eterne stagioni_Corrispondenze poetiche tra antichi Byōbu giapponesi e artisti contemporanei
La Fondazione Cominelli in collaborazione con l'Associazione GardaMusei di cui la Fondazione "Il Vittoriale degli Italiani" è capofila, negli spazi del Museo d'Annunzio Segreto realizza una mostra che sviluppa un inusuale dialogo e confronto tra una collezione di antichi paraventi giapponesi e la sensibilità delle ricerche visive presente nelle opere di alcuni artisti contemporanei italiani e giapponesi.
Questa mostra - che si terrà dal 10 luglio al 25 settembre 2016 - rientra nel 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia con il sostegno dell'Ambasciata del Giappone in Italia e del Consolato Generale del Giappone a Milano.
La mostra si configura come un viaggio attraverso storie e tradizioni differenti ed è il frutto di una ricerca sperimentale che porta l'arte antica di un paese lontano ad essere messa a confronto e dialogo da artisti attuali - italiani, giapponesi ed europei - a testimonianza di come le distanze e i confini di culture e linguaggi non siano mai così profondi e separati.
I By?bu (cosi si chiamano in Giappone i paraventi tradizionali), grandi capolavori dell'arte degli artigiani del passato, fragili e allo stesso tempo robusti, essenziali e al contempo preziosamente poetici e lirici, sono parte integrante della cultura quotidiana tradizionale giapponese, popolano da secoli le abitazioni, suddividendo spazi, creando ambienti, generando ritmi, aprendo visioni e illustrando i significati di storie e miti. La loro effimera delicatezza si sposa con la rarefatta perfezione formale delle loro realizzazioni e testimonia quella carica di concentrato sapere proprio della sensibilità culturale del Paese del Sol Levante.
Il progetto nasce da un correlato interesse di artisti contemporanei verso questo tipo di arte e, non solo, anche da una proposta critica di verifica delle motivazioni interne che generano e stimolano questi collegamenti e connessioni artistico-culturali. L'allestimento, pensato da Matteo Galbiati e Rosanna Padrini Dolcini, vede susseguirsi nelle sale del museo dannunziano le opere di Sonia Costantini, Domenico D'Oora, Cesare Galluzzo, Asako Hishiki, Kaori Miyayama, Elena Modorati, Ayako Nakamiya, Claudio Olivieri, Tetsuro Shimizu, Lee Ufan, Valentino Vago, e Arturo Vermi. Si crea così un percorso dinamico e sorprendente dove antico e contemporaneo, oriente e occidente creano collisioni armoniche e poetiche; la mostra quindi non separa ambiti e contesti, ma unisce e avvicina, tanto la sfera culturale, quanto quella dell'esperienza umana.
L'inaugurazione è fissata per domenica 10 luglio alle 18.
Info: Fondazione Vittoriale degli Italiani, tel. 0365 296520, biglietteria@vittoriale.it